Nell’ ambiente Contadino di Villa Col de’ Canali, quando si sposavano le
Persone…
c’ era l’ usanza, fino ad almeno mezzo secolo fa… di fare dei lauti
Pranzi in Casa,
tanto che essi poi diventavano dei veri e propri Eventi… e
quindi degni di essere poi ricordati per gli anni e per i decenni a
venire. Per l’ occasione si ricorreva anche alle migliori
Cuoche della zona… perche’ da noi, nel nostro ambiente contadino....
a
cucinare erano sempre… solo ed esclusivamente le Donne…
Mi fece poi una certa specie quando io appresi, ormai da ragazzo… dell’
esistenza del famoso “Coco de la Costa” al secolo Francesco Gasparri,
che pero’ era un Cuoco di Professione, che d’ Estate lavorava nei
migliori Hotel della Liguria… mentre durante
il resto dell’ anno lui curava la sua bella Campagna, come un
qualsiasi altro agricoltore.
Di norma, ad ospitare i Pranzi Nuziali… erano soprattutto “ i
Cammeroni”… ovvero
sia i capienti Magazzini e i Granai di cui erano dotate non solo le
Case Padronali, ma anche quelle Poderali… specie dei Poderi piu’
grandi… per gli Eventi, i Pranzi e le Feste… ivi comprese quelle da Ballo… che
occasionalmente pure vi si tenevano.
In occasione dei Pranzi Nuziali… i tavoli e le sedie in genere
venivano presi in prestito anche dai Casolari vicini… e portati a
destinazione con le immancabili “Tregge” che venivano trainate dalle
Vacche… Tutto il servizio logistico e anche quello di Cantina era svolto
sempre e immancabilmente dagli Uomini, mentre in Cucina e per servire a tavola…
i servizi erano riservati esclusivamente alle Donne…
La sera della Vigilia delle Nozze, alla futura Sposa si faceva la
immancabile Serenata,
per la quale il suo Ragazzo e ormai prossimo Sposo faceva
intervenire uno o piu’ fisarmonicisti… validamente assistiti dal
proprio “zoccolo duro” cioe’ i suoi Coetanei
e i suoi Amici piu’ di banda.… che per l’ occasione si trasformava in
quel disomogeneo si, ma variopinto Coro… di Cantori, Cantanti e
Canterini… Perche’ il Matrimonio Contadino – almeno
quello piu’ vivido e autentico -- e’ sempre stato un rigoroso
e indimenticabile Evento… assolutamente da festeggiarsi in Pompa Magna…
Il Pranzo lo si faceva sempre con quel che passava la Casa… o per meglio
dire… con tutto il meglio di quel che passava la Casa… Lauti Antipasti…
seguivano sempre il Brindisi iniziale… sempre e immancabilmente col Vino… dove
gli Sposi, in piedi ringraziavano dapprima gli intervenuti e quindi proponevano
il Brindisi… sempre
e rigorosamente “Alla Salute!...”
O anzi, e ancor meglio… tutti in Coro gridando… “Salute e Figli
Maschi!...”
E cio’ perche’ poi le Femmine, quelle venivano comunque… sempre
spontaneamente, per fatti loro… E senza che magari vi fosse…
necessita’ alcuna di cercarle!...
Seguivano poi i Primi… che di solito erano almeno due… Stracciatella
in Brodo e poi la immancabile Pasta al Forno… cotta rigorosamente e poco
prima nel Forno di Casa…
dove il Forno era o proprio dietro a Casa, oppure in una piccola
Costruzione a se’ stante, e proprio li’ vicino.
Ma assai spesso, come altri Primi… c’ erano anche i “Maccaroni co i
Ovi…” ovvero sia le micidiali e gustosissime
Fettucine…abbondantemente irrorate con quel gustosissimo Sugo… con
tanta Arte fatto dalle Brave, anzi Bravissime Cuoche… con le Teste, i
Colli e con le Coradelle di Pollo… Oppure c’ erano i
“Boccolotti” specie quelli con la Ricotta, quando era di
Stagione…
I Secondi non erano poi affatto da meno… dove i Capponi erano le
immancabili vittime sacrificali per farne il brodo… che il brodo di Cappone e’
quello piu’ di lusso e ricercato in assoluto… proprio perche’ era anche
il piu’ buono e il piu’ di sostanza!...
Il Bollito di Cappone, finemente condito… era certamente delicato e
in genere veniva preferito dalle Donne, ma agli Uomini non garbava poi tanto…
perche’ ritenuto piuttosto insapore o alle volte addirittura “stoppacioso”…
Simile cioe’ alla “stoppa”… come quella che serviva per mettere attorno
alle filettature delle Canelle delle Botti… per impedire qualsiasi indebita
fuoriuscita o perdita del vino…
Gli Arrosti al forno erano sempre profumatissimi… gustosissimi… e anche
in abbondante varieta’… con Agnello, Capretto, Oca e Pollame… il
tutto con contorni
di Patate al forno, Insalate o anche Patate lessate e condite con sale,
olio e magari anche con l’ aceto – per chi lo voleva - che pero’ si
trovava sempre sulla tavola…
Le Portate erano sempre doppie e abbondanti… sempre e comunque assai ben
irrorate
con Boccali e Boccali di Vino… che gli infaticabili Cantinieri portavano su
con frequenti staffette dalla Cantina… E l’ Allegria era pure veramente
al massimo…
con i rituali “Brinzi” - Canti cioe’ Propiziatori e
Beneauguranti per gli Sposi --
che pure si sprecavano!…
Noi torneremo, comunque, a parlare piu’ diffusamente di questi “Brinzi”
in altra occasione, per ora ci limiteremo a dire che questi erano Canti
in forma di Sapidi Epigrammi… con i quali lo Sposo o la Sposa, presi
singolarmente, venivano debitamente “istruiti” o se proprio vogliamo…
“indottrinati” sui doveri coniugali che li attendevano… oppure sulle
loro future responsabilita’ di Moglie e di Marito… nonche’ sull’ allevamento
della Prole!...
La Torta nuziale, nonche l’ immancabile “Vin Santo” … e quindi anche
le Paste e le Ciambelle da portare a Casa… costituivno la debita
conclusione del Pranzo, durante
il quale non mancavano i frequenti lanci dei Confetti… gli Scherzi agli
Sposi… con quanto e quanto altro…
Durante tutto il Pranzo, e a intervalli piuttosto regolari… c’ era sempre
qualcuno o qualcuna che si alzava in Piedi e che voltandosi verso gli Sposi… a
squarciagola gridava… “VIVA I SPOSI!...” con tutti gli
altri Invitati che pure in un perfetto Unisono ripetevano anch’ essi…
“”VIVA… VIVA I SPOSI…”” con contestuali e ripetuti lanci di
Confetti…
Ma le cose che mi han sempre particolarmente attratto nella mia Memoria di
Bambino,
e quindi di Ragazzo… son sempre state le cosidette “Cacatelle
de i Sposi” … quando
dopo il Matrimonio gli Sposi con tutto il loro Seguito, dalla Chiesa
se ne tornavano verso la Casa dove in genere si faceva poi il Pranzo,
oppure in una Casa li’ vicina…
Orbene, subito dopo il Passaggio della Sposa o degli Sposi verso la Chiesa,
alcuni Parenti prossimi degli Sposi, a partire da fuori del Paese e fino alla
Casa degli Sposi…
facevano mettere lungo tutto il percorso, e proprio sul Ciglio della
Strada, dei Fazzoletti bianchi di tela o di carta… che in genere erano
distanziati di una cinquantina di metri
l’ uno dall’ altro…
Su questi fazzoletti si metteva poi un bel sasso possibilmente bianco per
tenerli fermi… e accanto a questo sasso vi metteva poi un bel mucchietto
di Confetti che in parte erano costituiti dai normali Confetti a
Mandorla… e in parte dai famosi “Canellini” che al tempo erano
particolarmente appetibili specie ai Bambini perche’si potevano sgranocchiare
con maggiore facilita’… oltre – beninteso – ad essere i piu’
economici.
Come passava l’ ultimo Adulto del Corteo… noi Ragazzi, che gia’ di prima
mattina eravamo andati a fare gli Auguri agli Sposi fuori dalla loro Casa…
allegramente gridando: “”VIVA I SPOSI!...”” e che per questo o lo
Sposo in persona e gia’ vestito… oppure qualche Famigliare della Sposa
scendevano in Strada o in Cortile a portarci le Paste e i Confetti…
Orbene, come passava l’ ultimo Adulto del Corteo… noi Ragazzi ci
avventavamo avidi su quelle povere “Cacatelle” dalle quali portavamo via
immancabilmente tutti i Confetti… lasciando pero’ al loro posto i sassi e i
fazzoletti… che poi con comodo venivano recuperati da quelli che ce li avevano
messi…
Facevamo in genere a Turno, noi Ragazzi… ad accaparrarci quei
Confetti… altrimenti si finiva sempre… per regolare i nostri conti per le vie
brevi… con qualche bella Scazzottatura Titanica…
Si finiva sempre con il fare a Botte, insomma… Alle quali
immancabilmente seguivano – quando tornavamo a Casa -- anche quelle dei
nostri GENITORI!!
EZIO MORELLI
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