domenica 5 giugno 2016

SAN VITO CHIETINO. Odora di legno e mare il nuovo trabocco di Punta Turchino.





L' INTERA FAMIGLIA DE ""LA GALASSIA DEI MORELLI...""
SALUTA LA RINASCITA DI QUESTO IMPORTANTE MANUFATTO
CHE E' DI NOTEVOLE PREGIO E RILEVANZA STORICA...


ESPRIME ALTRESI' LE SUE PIU' VIVE FELICITAZIONI
ALLA SUA CARA COLLABORATRICE SIGNORA LELE TAVANI
PER IL SUO PAESE NATALE DI SAN VITO CHIETINO...
CHE IN VIRTU' DI QUESTO IMPORTANTE RESTAURO
E' TORNATO NELLA SUA PIENEZZA... QUANTO A
VALORE STORICO E PAESAGGISTICO...


SAN VITO CHIETINO. (CH)


 Legno di acacia, larice e pino che luccica non eroso dal tempo e dalla salsedine.

 La passerella è di nuovo integra, non ridotta ad un filo. Il piano pesca e il casotto poggiano su binari nuovi fissati su scogli ma anche su basi di cemento. La «strana macchina da pesca, tutta composta di tavole e di travi, simili ad un ragno colossale», come scrisse D’Annunzio nel “Trionfo della morte”, è tornata a vivere a due anni dal crollo avvenuto nella notte tra il 26 e il 27 luglio 2014.

 Quasi cento assi di acacia raccolti nella fase di luna calante a gennaio  a far da base, legno di larice per la passerella lunga circa 60 metri e la piattaforma di 98 metri quadrati; legno di pino per il casotto, binari nuovi su cui poggiano le basi della struttura. «Il trabocco è composto di tre pezzi»,  passerella, piano pesca e casotto.

 La passerella, è fatta di sette segmenti e sale fino al piano pesca che è quattro metri sul livello del mare. E' stata  usata l’acacia per la struttura e le parti basilari, il larice per le assi della passerella e del piano pesca e il pino per il casotto.
 C’è anche del cemento dove mancavano gli scogli.

 È l’unico trabocco che protende molto verso il mare ....






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