(Un Altro Racconto Verita’… di: Ezio Morelli)
Ben piu’ Potente e Micidiale del Malocchio… l’ INVIDIA a la Villa
veniva chiamata sia la “ ‘Nvidia” che la “Fattura”…
Che la £Fattura”, qui non era affatto quella “commerciale” ma una
forma di Negativita’ che tutta ti prendeva, Anima e Corpo… fino a
ridurti a uno Straccio!... Un autentico, e Grave Maleficio insomma…
che tutto si impossessava di Te e che non ti lasciava piu’ vivere…
Io non ne sono mai stato affetto, come anche tutti gli altri miei Familiari
e Parenti… Ma per essere io stesso un Vicino di Casa della Carissima
Zia Antonia (Nome d’ Arte, come gia’ detto in precedenza “La Schica”)
debbo proprio dire… che ne ho viste proprio… di tutti i colori!…
Gente a dir poco indemoniata, sarebbe gia’ fin poca cosa a dirsi… con
occhi stralunati e che proprio non si reggevano in piedi… Si che queste
Persone, spesso e volentieri dovevano essere accompagnate anche da
due e a volte – specie per salire i gradini di Casa -- da tre Persone.
Grida, frasi sconnesse, un continuo divincolarsi da chi li sorreggeva…
Epiteti e insulti di ogni genere… e a volte fin anche degli Sputi in faccia
a chi li sorreggeva a quei poveri Malcapitati… o a chi si parava loro
appena appena davanti…
Come queste Persone entravano in Casa della Zia Antonia… che per
l’ occasione tutta la profumava con una particolare essenza… che poi
io appresi essere “la Sensa” (ovvero sia l’ Assenzio)…
Queste Persone… gia’ nel vedere il Tavolo imbandito con tutto
l’ Armamentario del Rito -- cosi’ come descritto nella mia precedente
Storia, relativa al Malocchio -- ecco che queste Persone molto si
calmavano… pur restando con gli occhi stralunati e che pareva che
guardassero in tutte le direzioni… e sempre senza affatto reggersi
sulle gambe.
Queste Persone venivano quindi fatte sedere su una Comoda Sedia,
con la Spalliera che poggiava contro la parte Sinistra del Tavolo…
A questi Riti non erano mai ammessi gli Estranei, ma solo le persone
di accompagno.
So che la Zia faceva alcune domande dapprima di carattere generale
sul Nome della Persona, sempre e immancabilmente rivolta alla
Persona, anche se poi erano solo l’ Aacompagnatore o il piu’ delle volte
gli Accompagnatori a rispondere…
Da dove veniva… Quanti erano in famiglia… Se e quanti Figli
avevano… Che lavoro facevano… e cosi’ via… E in cio’ sempre
cercando di interessarsi vivissimamente sia alla Persona e sia al suo
Benessere…. Spirituale e fisico…
Quindi lei entrava pian piano in argomento… sui primi sintomi e sulle
Prime avvisaglie del Malessere… per poi entrare, progressivamente nei
dettagli…. E fino a chiedere se si avevano dei sospetti su qualcuno che
magari avrebbe potuto far loro del Male…
Dopo questa prima Fase, la Zia passava al RITO DI LUSTRAZIONE
vero e proprio, con abbastanza esattamente le stesse modalita’ di quanto
e’ gia’ stato detto a proposito del Malocchio; l’ unica differenza essendo
che qui la Persona da lustrare restava sempre Seduta, e nella stessa
Posizione… fino a tutto il Responso.
Solo al Momento della Lustrazione… dapprima con il Medaglione, e
quindi con l’ Acqua del Rito… la Persona veniva fatta alzare in Piedi,
sempre debitamente sorretta dall’ Accompagnatore o dagli Accompagnatori.
Quindi la Persona veniva fatta nuovamente accomodare sulla sedia, per
le Prescrizioni e per le fasi finali del Rito.
Gia’ al momento del Responso… la Celebrante parlava di una forma piu’
O meno grave di INVIDIA…
Ii cio’ sommessamente aggiungendo che Nonostante la MALVAGITA’
DEL MONDO… E QUELLA DI CERTE PERSONE, CAPACI DI
PRODURRE E DI FARE SOLTANTO IL MALE, PER SE’ E PER IL
PROSSIMO… C’ ERA PUR SEMPRE LA PIETA’… LA BONTA’…
E LA MISERICORDIA DI DIO… CHE POI GENEROSAMENTE
INTERVENIVA A SCIOGLIERE OGNI MALE… BASTAVA SOLO
CREDERCI MOLTO FERMAMENTE… E AGIRE SEMPRE CON
MOLTA DEVOZIONE…
Fin qui, il Rito – salve le differenze qui sopra di volta in volta
evidenziate – e’ stato molto simile a quanto abbiamo gia’ visto
per il Malocchio… ma con una piu’ forte e convinta partecipazione,
sia del Celebrante… che delle altre Persone di accompagnamento,
mentre la Persona da “Lustrare” – o per dir meglio da “Liberare”
dal male… se ne restava seduta, sostanzialmente immobile e direi
quasi impassibile.
Dopo il Rito seguiva una breve conversazione con la Persona o le
Persone di Accompagno, tra cui la raccomandazione di NON lasciare
la Persona mai da sola per alcuni giorni… perche’ se “L’ INVIDIA
O LA FATTURA ERANO GIA’ STATE POSITIVAMENTE
GUASTATE…” il Malessere Fisico che ne era seguito, trattandosi
di una vera e propria Malattia… aveva bisogno di alcuni giorni per
sparire completamente.
La Celebrante, si raccomandava sempre e incessantemente… di Agire
con grande Fede nella Misericordia di Dio… aggiungendo che Lei
avrebbe poi Dato alcuni Medicamenti che venivano da Molto Lontano…
e che erano da prendere secondo determinate, semplic Regole.
Si trattava, nella fattispecie di particolari Tisane… e di Semi di
Piante o Erbe Officinali… da prendere sempre con determinate
Specificita’…
Lei quindi andava nel Grande Magazzino ch e v’ era, sul Retro della
Cucina… e ve ne ritornava con una piccola Cesta bianca di Vimini…
che nell’ Idioma locale Villante si chiama tuttora una “Canestrella”…
con dentro qualche tre o quattro Vasi di Vetro, con relativo Tappo…
del genere di quelli che erano in uso nelle Antiche Farmacie…
E LA MISERICORDIA DI DIO… CHE POI GENEROSAMENTE
INTERVENIVA A SCIOGLIERE OGNI MALE… BASTAVA SOLO
CREDERCI MOLTO FERMAMENTE… E AGIRE SEMPRE CON
MOLTA DEVOZIONE…
Fin qui, il Rito – salve le differenze qui sopra di volta in volta
evidenziate – e’ stato molto simile a quanto abbiamo gia’ visto
per il Malocchio… ma con una piu’ forte e convinta partecipazione,
sia del Celebrante… che delle altre Persone di accompagnamento,
mentre la Persona da “Lustrare” – o per dir meglio da “Liberare”
dal male… se ne restava seduta, sostanzialmente immobile e direi
quasi impassibile.
Dopo il Rito seguiva una breve conversazione con la Persona o le
Persone di Accompagno, tra cui la raccomandazione di NON lasciare
la Persona mai da sola per alcuni giorni… perche’ se “L’ INVIDIA
O LA FATTURA ERANO GIA’ STATE POSITIVAMENTE
GUASTATE…” il Malessere Fisico che ne era seguito, trattandosi
di una vera e propria Malattia… aveva bisogno di alcuni giorni per
sparire completamente.
La Celebrante, si raccomandava sempre e incessantemente… di Agire
con grande Fede nella Misericordia di Dio… aggiungendo che Lei
avrebbe poi Dato alcuni Medicamenti che venivano da Molto Lontano…
e che erano da prendere secondo determinate, semplic Regole.
Si trattava, nella fattispecie di particolari Tisane… e di Semi di
Piante o Erbe Officinali… da prendere sempre con determinate
Specificita’…
Lei quindi andava nel Grande Magazzino ch e v’ era, sul Retro della
Cucina… e ve ne ritornava con una piccola Cesta bianca di Vimini…
che nell’ Idioma locale Villante si chiama tuttora una “Canestrella”…
con dentro qualche tre o quattro Vasi di Vetro, con relativo Tappo…
del genere di quelli che erano in uso nelle Antiche Farmacie…
Preparava quindi delle Dosi di Medicinale su degli appositi cartoccetti
che lei stessa molto abilmente faceva arrotolando ad arte della carta
“pajia” attorno al dito (solitamente l’ Indica della mano sinistra) in
modo da farne un semplice e al tempo stesso anche un sicuro “scartoccio”
dove poi mettere il materiale per la cura da fare a Casa...
Dobbiamo al riguardo precisare che, sempre nell’ Idioma Villante…
la Carta “Pajia” era cosi’ chiamata proprio perche’ del colore
giallino della Paglia, che al tempo era quella che i Botteganti
usavano, per tutti quegli Alimenti che non ungevano, mentre per
questi ultimi si usava un altro tipo di Carta, detta la “Carta Ojiata”
cioe’ la Carta Oleata.
Dopo questa piccola e utile parentesi… tornando ora a Noi… la
Celebrante -- sempre nella sua Impeccabile “parananze” bianca,
ovvero sia il grembiule, anch’ esso fresco e profumato di Bucato --
chiedeva poi se loro avevano appresso una Bottiglia, grande o
piccola che fosse… per portare con se’ l’ Acqua Lustrale… per
le Abluzioni che si dovevano poi fare a Casa per i successivi tre
giorni, come indicato.
Ma poiche’ il piu’ delle volte queste persone la bottiglietta NON
ce l’ avevano appresso… la Zia mandava a chiamare noi (cioe’
io, mia Sorella o mio Fratello) perche’ gliela procurassimo…
una cosa, questa… che noi facevamo sempre molto ben volentieri
a turno… prelevandola comunque dal nostro Comune Deposito
che era giu’ nella nostra Aia… dietro a una grossa Pianta di Sambuco
nella Fratta che la divideva dall’ Orto…
Ci abbiamo fatto Tanti Gran bei Soldini in quel modo li’… nel corso
di almeno una quindicina di anni… perche’ in genere, invece delle
Venti o delle Trenta Lire che costituivano il normale compenso che,
su richiesta, gli suggeriva la Zia Antonia, loro il piu’ delle volte ti
sborsavano anche le Cinquanta… e altre volte… anche le Cento lire…
Altri gran bei Soldini, poi, noi li ricavavamo alla Trebbiatura…
quando Noi Trebbiavamo la nostra “Spiga”… qualche cinque o sei
Balle di “Spiga” quella che noi raccoglievamo molto diligentemente
per i Campi, dopo la Mietitura... Che la raccolta della “Spiga” era
una attivita’ molto redditizia, allora… sia per i Giovani che per i Meno
Giovani… Giovani e Anziani, insomma… tutti a raccogliere la “Spiga”…
Altri Soldini ancora noi li facevamo con la Raccolta del Ferro Vecchio,
ma soprattutto con le Pelli dei Conigli quando noi o qualche nostro
Parente ammazzavamo qualche Coniglio… da mettere poi in Padella
per farci il gustosissimo Frico’… o con le Penne e le Piume delle Oche…
di cui si faceva una vera e propria Strage quando si Trebbiava…
Perche’ l’ Oca al Forno con le Patate… e il Finocchio… oppure le
Patate, sempre al Forno, e con l’ aggiunta dello “Smarino” (che in
Italiano sarebbe il Rosmarino)… erano un’ autentica Goduria per
i Trebbiatori… anche perche’ si trattava di un Piatto molto gustoso
e con il quale ci si beveva poi un gran… gran bene!…
I Clienti sia di Schico che poi della Zia Antonia, erano soprattutto
Gente di Campagna… dove di Soldi in Campagna ne circolavano
assai pochi… Eppure il Magazzino… prima di “Schico” e poi della
Zia “Schica”… era sempre pieno di ogni Ben di Dio… Prosciutti,
Salami, Forme di Formaggio, Reste di Salsicce… e poi giu’ la Stalla…
Galline, Capponi e Conigli…
La Zia era una Persona veramente splendida e a modo… Nata
e cresciuta in una Famiglia di Vecchi Contadini, Lei gia’ da Ragazza…
sapeva fare proprio di tutto in Casa, anche nelle Operazioni piu’
delicate, quando ad esempio si Ammazzava il Maiale… per cui si
dovevano selezionare, macinare e insaccare le Carni…
Ma in tutto, lei era versata e altamente rispettata nella nostra
Comunita’… E non solo nel fare le Punture… ma anche come
Infermiera o Levatrice di emergenza, e Consulente Generale per
Tutto… e dico Tutto… il Vicinato.
E’ morta ormai ottantenne agli inizi degli Anni ’60… ed e’ stata
una Grande Perdita per tutto il nostro Quartiere di “Piazza Padella”…
Perche’ con Lei si e’ chiusa veramente un’ Epoca… con la nostra
Carissima “Piazza Padella” che nel giro di appena qualche anno…
si e’ trovata ad essere letteralmente sconvolta e stravolta…
Abbattuto il rudere della Vecchia Capanna dei “Balducci”…
Realizzata quindi in sequenza la Via Petrarca… fatte le Fogne per
tutto il Paese e fin anche… portata l’ Acqua nelle Case… Sono state
poi asfaltate tutte le Strade… e ancorche’ molto, molto a malincuore…
e‘ stato detto addio… fin anche al Mitico e Amatissimo Focaraccio…
Ma… assolutamente lenti e ineluttabili c’ erano gia’ stati alcuni
Importanti Eventi che gia’ preannunciavano i Tempi Nuovi…
Con diverse Famiglie che lasciavano il Paese (tra cui la Nostra)
per cercare un Futuro migliore e anche una miglior Fortuna altrove…
A Roma, in Francia, in America… le Vecchie Case del Paese si
trasformarono ben presto in Seconde Case… mentre altre venivano
acquistate da altre persone delle Campagne circostanti… con le loro
Famiglie che venivano a vivere in Paese… dove decisamente maggiori
erano le Comodita’… prima tra tutte la Luce Elettrica…
Ma il Vecchio Spirito di “Piazza Padella”… ancorche’ sotto mutate
forme e con dei Nuovi Protagonisti… quello vive tuttora… con Gente
che anche da altre parti del Paese… viene tuttora, specie d’ estate…
“...a la Vejia ‘n Piazza Padella”…
Dove il Brusio Sommesso delle Persone che parlano di questo… di
quest’ altro… e di quell’ altro ancora… tengono compagnia fino a tarda
ora… a quanti preferiscono invece andare a letto… senza pero’ dormire…
Ma che ben volentieri ascoltano… le Voci, i Brusii e quindi gli Echi
tutti del Paese… finche’ in tutto lieti e soddisfatti… finiscon loro stessi…
con lo sprofondare in un bel gustoso…
E soprattutto … saporosissimo Sonno!...
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