giovedì 13 ottobre 2016

“ ‘L TRAPANANTE…” A LA VILLA…MA… CHI E’ CHE SE L’ ARCORDA?






 
(Una Storia Villante… di: Ezio Morelli)
 
 
 
 
Anni miei giovanili, una volta tanto… meglio non dire l’ anno!
 
Sergio, un ragazzino di vicino Roma, ma che d’ estate veniva con la
Famiglia alla Villa in Vacanza… stava a giocare a “Ossi” con me e
con altri nostri Compagni,
 
Quel giorno, gli “Ossi” (delle Pesche, s’ intende) erano a “Fila”…
Altri giorni, invece, erano a “Castelletto” dove le possibilita’ di Vincere…
ma anche di Perdere… erano decisamente maggiori.
 
Si tracciava dapprima una Bella Riga sulla Strada… con un Sasso
(possibilmente un mattone) con andamento perpendicolare all’ asse
della Strada, di lunghezza di poco piu’ di mezzo metro, a cavallo della
mezzeria della Strada.
 
Su questa riga, se il gioco era a “Fila”… ogni Giocatore ci allineava tre
o quattro Ossi, a seconda del numero dei giocatori… che poteva essere
da Due… e fino a Cinque o a Sei… In genere, piu’ erano i Giocatori…
e minore era il numero degli “Ossi” che ogni Giocatore metteva.
 
Ma se il Gioco era a “Castelletti” , allora ogni giocatore, sempre lungo
la fatidica Riga… vi doveva mettere uno o due “Castelletti”... a seconda
degli accordi.
 
E’ opportuno, a questo punto, spiegare… che un “Castelletto” viene
formato da quattro “Ossi”, di cui tre sono appoggiati direttamente in terra,
sempre sulla Fatidica Riga… e disposti l’ uno attaccato all’ altro. Il quarto
Osso, era invece “La Cima” del Castelletto… e poggiava sugli altri tre.
 
 
Ma se il Gioco era a “Castelletti” , allora ogni giocatore, sempre lungo
la fatidica Riga… vi doveva mettere uno o due “Castelletti”... a seconda
degli accordi.
 
E’ opportuno, a questo punto, spiegare… che un “Castelletto” viene
formato da quattro “Ossi”, di cui tre sono appoggiati direttamente in terra,
sempre sulla Fatidica Riga… e disposti l’ uno attaccato all’ altro. Il quarto
Osso, era invece “La Cima” del Castelletto… e poggiava sugli altri tre.
 
Anche i “Castelletti” erano tutti allineati lungo questa riga che
veniva tracciata sulla Strada.
 
Si giocava sulla Strada “Nova” (l’ attuale Via Ettore Vivani), nel
tratto vicino alla Via Flaminia… perche’ quello era in assoluto il tratto
piu’ pulito… da quelle che al tempo si chiamavano…molto
eufemisticamente parlando, s’ intende…
 
…“le Merde de le Vacche…”.
 
Ad almeno 6 metri (ma alle volte si poteva arrivare anche a 8 metri)…
si tracciava una seconda Riga sulla Strada, grosso modo parallela alla
prima… Perche’ quella era la distanza minima dalla quale si poteva
tirare…
 
Si tiravano cosi’ le cosidette “Piastre” cioe’ dei Sassi di Fiume che fossero
possibilmente Piatti e ben Levigati, in modo da poter assicurare uno
scorrimento perfetto e un tragitto il piu’ possibilmente Rettilineo…
 
Si tirava contro la “Fila” degli “Ossi” oppure contro quella dei “Castelletti”.
Tra noi Ragazzi… c’ era una corsa frenetica… lungo il Fosso delle Fontanelle…
 
Alla ricerca della Piastra Perfetta… che veniva chiamata “LA SBRACIATORA…”
 
Ovvero sia… la Piastra che NON perdona… e che fa Strage… Di “Ossi”,
s’ intende…
 
Ma le Piastre… si potevano anche comprare e vendere… a libera trattativa…
E il pagamento era sempre in “Ossi”, naturalmente… E per una bella
“SBRACIATORA” in Prezzo che ti veniva richiesto… poteva anche arrivare
A duecento ossi… quasi mezzo Canestro…
 
Quando uno tirava la sua piastra… gli “Ossi” che superavano la linea
diventavano bottino di caccia del Tiratore… e se li metteva quindi nel suo
Secchio o nel suo Canestro.
 
Quelli che invece restavano sulla linea, o magari al di qua della linea…
venivano ristemati in posizione… e quindi integrati con gli “Ossi” o con
i “Castelleti” mancanti, che quindi venivano contribuiti tanti ciascuno,
da ogni tiratore.
 
 
E quindi si passava all’ altro giocatore… e quindi all’ altro ancora…
finche’ non si pareggiava il numero dei tiri di ciascuno…
 
Gli “Ossi” o li raccoglievamo giu’ ‘l Ponte del Fosso… dove c’ era la
cosidetta Discarica de la Mondezza… ma il piu’ delle volte… li facevamo
mettere da parte dalle Persone che mangivano queste Pesche… e dove
i “Romani” e i Forestieri in genere… erano dei buoni… o per dir meglio…
degli ottimi consumatori…
 
Quel giorno, al termine della partita , ci fermimo davanti alla Bottega di
Leonardo, il Falegname… proprio davanti a dove stavano giocando noi.
 
Lui stava lavorando alla intelaiatura di una nuova Porta interna per una Casa…
Lavorava, molto pazientemente con una specie di “Sgurbia” un attrezzo a
forma di scalpello concavo, che serviva per determinate operazioni di
falegnameria…
 
Che e’ que l’ Atrezzo li’… che c’ ete su le Mane… Leona’?...” --
 
gli chiese curioso Sergio…
 
“Ah… Caro Sergio… questo e’ un ‘TRAPANANTE…!” - -
gli rispose Leonardo molto aulicamente e tutto pieno di Concetto…
proprio come se si trattasse di un qualcosa di molto… molto importante…
Sergio ne resto’ veramente stupito… ma vista la bonaria (e burlona)
Serieta’ di Leonardo… quel Ragazzo proprio non oso’ chiedergli altro…
Io proprio non lo so… se Sergio l’ avra’ mai capito… che cosa voleva dire
quel termine… ‘TRAPANANTE…’
 
A me, invece, mi ci e’ voluto del tempo… almeno un annetto, forse
anche di piu’
 
Ma alla fine, dopo aver sentito quel termine per almeno altre tre o quattro
volte… e per giunta in contesti sempre diversi…
 
E quindi si passava all’ altro giocatore… e quindi all’ altro ancora .
 
Ho finalmente maturato il concetto… che quello fosse un termine, per
cosi’ dire “ JOLLY”… e che quindi poteva significare sia tutto… come
anche il contrario di tutto!
 
Veniva quindi usato per darsi importanza, e per mettere in difficolta’
l’ altra Persona… sfruttando ad arte… l’ ingenuita’ altrui…
 
Specie quella dei Giovani… che al tempo erano molto, molto Creduloni…
Cosa che invero, al giorno d’ oggi… Non sarebbe mai assolutamente
successa!...

Nessun commento:

Posta un commento