(Un Saggio di: Ezio Morelli)
Di lui si e’ sempre abbondantemente parlato nella Tradizione Orale
della Famiglia Morelli, come di una persona molto, molto importante
e comunque capace di compiere – come se fosse -- dei veri e propri
Miracoli, e cio’ anche e soprattutto… a vantaggio della Sua Famiglia.
Pare che fosse anche un ESORCISTA… e capace quindi di cacciare
gli Spiriti del Male…e di sanare e redimere gli stessi Indemoniati.
A me Bambino, me ne aveva piu’ volte parlato la compianta “Zia”
Antonia Paciotti, nostra Carissima Vicina di Casa, con la quale la
Nostra Famiglia e’ sempre vissuta in Grande Familiarita’… Debbo
dire, al riguardo che questa Zia Antonia… veramente, e di Sangue,
Lei a me Zia non proprio lo era… ma poiche’ conviveva con il
Costanzi Giuseppe che era comunque un nostro Parente acquisito…
Noi figli, per rispetto… la chiamavamo ben volentieri “Zia”…
Sta di fatto che questa Zia Antonia… parlandomi della sua Casa…
del Bel Medaglione di San Cristoforo… di alcuni antichi quadri e
Oggetti Religiosi… Coroncine, Croci e Medaglie… mi faceva di
cotinuo riferimento a questo “Prete”, il precedente abitatore della Casa…
E cosi’, in piu’ Occasioni, lei ebbe modo di parlarmi di questo “Prete”
che lei pero’ NON ha mai conosciuto di persona… ma sempre e solo
per sentito dire…
Mi parlava di lui come di un SANTONE o di un Taumaturgo… con
molto, molto rispetto e devozione.
A parlargliene, a lei… era il suo Compegno di tutta una Vita, quel
Giuseppe Costanzi della Villa (detto “Schico”) che rimasto Vedovo
ancora piuttosto Giovane della moglie Morelli Barbara (una delle
Sorelle di mio Nonno Luigi) e con due Figli maschi ancor giovani da
allevare e da accudire… prese a servizio, come propria Domestica…
questa Paciotti Antonia… una Ragazza di Termine, un Antico Borgo
Agricolo in prossimita’ del Fiume Chiascio, nei pressi di Costacciaro.
Di questo “Prete” pero’ sia la Zia Antonia, come anche lo Zio Nazzareno
(alias “Nenetto”) Morelli… non mi hanno mai saputo dire di chi fosse
Figlio, in cio’ limitandosi, lo Zio Nenetto… a dirmi “…che era della
Razza de i Balducci…” e che era comunque un nostro Parente, anche
se – ormai – piuttosto alla lontana.
Un vero e proprio ago nel pagliaio, comunque… perche’ la…” Razza
de i Balducci… “ era ormai cosi’ estesa e variegata… tanto da possedere
quasi la meta’ delle Case della Villa, almeno da “Piazza Padella” in giu’…
In quella Casa, dove io ero praticamente sempre… stante la grandissima
Familiarita’ con la “Zia” Antonia… tutto… tutto… tutto… mi sapeìva di
un grande, indicibile fascino… Di un austero e reverenziale… misterico
Fascino, ancorche’ di Paese, e molto saldamente ancorata, quella Casa…
alla sua Gente al suo Territorio.
Ma essa aveva comunque… anche quella particolarita’ in piu’… che,
a dir poco, non e’ che la rendesse semplicemente insolita… ma che me
la rendeva addirittura unica, coe’ veramente unica nel suo genere.
Vicino alla porta d’ ingresso all’ abitazione, c’ era sulla sinistra, entrando,
il lavandino o come lo si chiamava allora… “’l Versatoro”… Vicino al
“Versatoro” dal pavimento in mattoni di fornace…. ne mancava pero’
di proposito uno… che era stato sostituito con una “tavoletta” di legno,
verosimilmente pioppo, stante la sua leggerezza.
Ad un quarto della sua mezzeria centrale c’ era inchiodata ad arte una
grappa metallica a due punte, ben piantata nel legno per tutta la sua
interezza, si’ da risultare in pari con il legno stesso.… A questa grappa
era legato un robusto spago, della lunghezza di una ventina di centimetri;
con un nodo finale che ne impediva ogni sfilacciamento.
Quando le persone dovevano andare al gabinetto per soddisfare alle loro
“spirituali” esigenze … tirando quella cordicella, rimuovevano la tavoletta
e quindi da sopra, dopo essersi sistemati a dovere… provvedevano alle loro
esigenze… con gli squallidi sottoprodotti di risulta… che, ben calibrati
e rivolti nella giusta direzione… andavano a finire proprio sulla
“stabbiara” sottostante.
Quella stessa botola multifunzionale… serviva poi anche per lo svuotamento
dell’ “orinale” e anche del “secchio da notte”… oltre ovviamente allo
svuotamento dei vari recipienti (secchi, lavelloni, lavelle, pignatti, marmitte
e caldari… con quanto altro… e con quant’ altro ancora…
Una comoda risorsa per… evitare di dover uscire di casa… e scendere giu’
ogni volta… nella stalla sottostante.
…..
Dicevamo che pare che questo “Prete Morelli” fosse un ESORCISTA…
ed a mio avviso ESORCISTA Lui certamente lo era… in cio’ capace e
anche avvezzo a cacciare gli Spiriti del Male… ed a sanare gli “Indemoniati”…
Pare che in Eta’ ormai piuttosto avanzata, questo “Prete” avesse assunto,
come Persona di propria Fiducia, e per dei piccoli Servigi … il giovane
Giuseppe Costanzi, che quindi non solo conobbe, ma che anche si innamoro’
di Mia Zia Barbara (come gia’ detto… una delle Sorelle di mio Nonno Luigi)…
Donna che poi lui sposo’. Si’ che da quel Matrimonio… nacquero poi
due figli, Luigi e Paolo… entrambi, come si vede, dei nomi di Casa Morelli.
Da questo “Prete” Morelli… il Costanzi, ancorche’ da laico… dovette farsi
ben presto una Vera e Propria “Cultura”… in fatto di Esorcismi e di pratiche
religiose, o per dir meglio… “pseudo-religiose”… che pero’ venivano
celebrate con tanta, e tanta Religiosita’… in un autentico alone di Mistero…
e se vogliamo, magari, anche di fascino…
Io da Bambino, e anche da Ragazzo, prima di andare in America… ho
piu’ volte assistito ai Riti di “Liberazione dal Malocchio”… e anche
dall’ “ Invidia”… che faceva questa mia Zia Antonia… e che lei stessa
aveva appreso del Suo Caro e Amato Compagno “Schico” … e che questi,
a sua volta, dovette aver appreso dal “Prete” Morelli…
Fatto sta che il Medaglione di San Cristoforo (o, per dirla nell’ Idioma
Villante di allora… ‘L Medajione de San Cristofeno…) che veniva usato
per questi Rituali doveva essere a mio avviso di netta Origine Ecclesiale…
come anche di netta, anzi nettissima origine ecclesiale… dovevano essere
i Riti stessi… di Lustrazione… e di Cacciata degli Spiriti del Male…
In altra occasione, io Vi parlero’ di questi Riti… cosi’ come li ho visti
Amministrare io stesso, da Bambino e da Ragazzo… dalla mia Cara Zia
Antonia… ma per ora vi dico… che a me paiono molto ma molto simili…
anche se in un certo senso erano molto piu’ Elaborati e al tempo stesso
anche molto piu’ solenni… di quelli del Battesimo Cristiano… che a ben
vedere e’ anch’ esso e pur sempre… un vero e proprio Rito di Lustrazione…
Ma chi era… o chi poteva essere… questo Fantomatico e per altri versi anche
assai Sfuggevole ed Evanescente… “PRETE MORELLI”… di cui storicamente
certa ne e’ l’ esistenza… se… quando Tu cerchi di “prenderlo”… nel senso
almeno di identificarlo… lui non solo non si lascia prendere… ma come una
Anguilla Vividissima e Viva… lui sempre ti beffa e anzi ti sfugge da tutte
le parti?
Beh… quando dallo Zio Nenetto ho appreso che era “…della Razza dei
Balducci…” e quando poi ho avuto certezza della Casa dove lui abitava…
e anche del Periodo Storico in cui lui stesso e’ vissuto (essendo morto verso
la fine dell’ 800)… allora e’ stato relativamente semplice per me… formulare
una ipotesi di lavoro ed associarlo cosi’ alla figura di Bartolomeo (“B” 2)
Morelli… come un suo quanto mai possibile Fratello…
Doveva quindi, questo “Prete Morelli” molto verosimilmente essere il figlio
Secondogenito della Famiglia; visto che i “Primini” ereditano in genere i Beni
di Famiglia e ne Continuano l’ attivita’… mentre invece gli altri, in genere…
o si danno alla Carriera Ecclesiale… oppure emigrano verso altri Lidi…
Proprio ultimamente, e non senza un bel Pizzico di provvidenziale Fortuna…
ho ritenuto di poter ragionevolmente identificare questo “Prete Morelli”
in quel Giovanni Maria Morelli, nato il 27 marzo 1826… figlio ultimogenito
di Ubaldo Morelli, (e quindi Fratello minore di Bartolomeo) del quale si
parla nello “Stato delle Anime” del 1826 della Parrocchia di S. Marco
Evangelista di Costacciaro … come citato dal Prof. Fabrizio Cece di Gubbio
nella sua interessante ricerca dal titolo: “Villa Col de’ Canali e le sue Chiese”
-- Gubbio, 2007.
E’ comunque accertato che questo “Prete Morelli” diventera’ ben presto
una Figura molto, molto importante nella Storia e nell’ Economia dei
cosidetti “Balducci” …
E cio’ specie per le sue ben evidenti connessioni in ambito ecclesiale,
e delle quali sono evidenti e consequenziali… le consistenti e vistose
acquisizioni territoriali, specie quelle connesse all’ acquisto di uno
dei due Poderi del “Palazzo”, e per l’ esattezza quello che passera’
poi al nepote Luigi (“B” 1 – alias Gigetto) Morelli.
Purtroppo, alla morte del Prete Morelli… tanta e tanta bella roba
deve essere andata irrimediabilmente dispersa. distrutta e/o comunque
perduta.
Ho gia’ detto delle Icone e di altra oggettistica religiosa… come il famoso
“Medaglione di San Cristoforo” che con tutta certezza… il “Prete Morelli”
deve aver lasciato al suo Giovane Inserviente, cioe’ al Giuseppe Costanzi.
Ma io qui mi riferisco soprattutto alla bella e interessante sua Biblioteca,
che alla morte del Prete... tutti i suoi libri sono passati al suo Nepote e
vicino di Casa… lo Zio Gigetto...
Fatto sta, pero’, che quei poveri libri… il Buon Gigetto -- gran poco
Amante della Cultura, ma invece grande Amante del Gioco della
Baldoria e anche delle Feste -- quei poveri Libri, dicevamo… li aveva
messi in alcune cassette e poi messi giu’ in un fondo.
Senonche’ nell’ ottobre del 1966, alcuni anni dopo la morte sia dello
Zio Gigetto, che della sua Coniuge e Vedova usufruttuaria, la Zia
Teresa Scarinci…… io -– che nel frattempo ero appena ritornato
dall’ America -- mi ritrovo queste cassette messe fuori, lungo il muro
della loro casa, che era stata nel frattempo venduta… per farle portar
via dagli spazzini...
Con la mia innata passione Umanistica, e cio’ per quanto riguarda
l’ Uomo e le sue vicende… i libri hanno sempre costituito per me
un’ attrattiva invero… tutta particolare…
Ma quel giorno c’ e’ proprio stata – per me – come se fosse… una
vera e propria coltellata al Cuore… che non ti lascia scampo…
E cosi’ io li ho visti tutti… quei Poveri Libri… carichi di polvere e
di ragnatele...
Un vero pianto, credetemi...
Ed anche una assoluta sensazione di impotenza.
Che Io allora…ero poco piu’ che ventenne… ed ero appena tornato dall' America e
abitavo da mio zio Nenetto, proprio davanti alla Chiesa...
Avrei voluto prendermeli tutti io, quei libri… pulirli tutti a uno a uno…
ricondizionarli e dare loro una adeguata sistemazione.
Ma io… non avendo piu’ una mia Casa di Famiglia, per lo meno alla
Villa… non sapevo proprio dove metterli…
Che io non potevo certo andare ad intasare la casa, gia’ piccola… degli
Zii… che generosamente… gia’ mi ospitavano…
E cosi’ di tutto quel ben di Dio… ancorche’ ridotto in assai misero
stato… io ho potuto salvare solo un Volume…
Un Bel Vecchio Libro di Storia elegantemente rilegato:
Autore: Ercole Ricotti
Titolo: Breve Storia d' Europa e specialmente d’ Italia
Coeditori: G. B. PARAVIA e Comp - Torino e
V. MAISNER e Comp - Milano - Novembre 1879…
Libro che io stesso… pur nel ricordo tristissimo di quell’ autentico
Scempio di allora…
Ancor oggi gelosamente conservo… nella mia Biblioteca!...
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