(di: Ezio Morelli)
Ha dissetanto tante e tante Persone… nel corso del Trentennio che
andava dal 1930 e fino al 1960 o poco oltre…
Qui ogni mattina, puntuale come un orologio, verso le sette di
mattina si fermava Giuseppe Morelli, fu Angelo… Villante DOC…
e lui stesso un Morelli autentico… della Progenie dei “Balducci…”
Quando con le sue Vacche e il Biroccio al traino… andava in quel
di “Valbonosa” per la lunga giornata di lavoro che l’ attendeva…
Faceva accostare le Vacche… E mentre loro bevevano… beveva
pure lui, raccogliendo l’ Acqua con la sua mano destra… e quindi
bevendo lui stesso dal palmo della mano… Poi lui sciacquava e
riempiva il Fiasco… per bere durante il giorno…
E poi la Sera, al ritorno da quel di “Valbonosa”…sempre verso le
Sette… la Storia si ripete: accosta le Vacche alla Fonte e le abbevera…
e quindi allo stesso modo della mattina… ecco che beve pure lui…
sempre dal palmo della sua Mano destra…
Poi prende il Fiasco dell’ acqua… svuota quella poca acqua che gli
era rimasta… risciacqua il Fiasco… e lo riempe d’ Acqua… che
quella poi sara’ l’ Acqua da bere per la Cena… Lui e la sua Famiglia…
QUI… DOVE ADESSO VEDETE QUESTA FONTANELLA c’ era
la mitica “FONTE NOVA”… che era stata costruita attorno al 1930
(all’ epoca della realizzazione della Via Ettore Vivani) e che versava
in continuazione, giorno e notte… un Bel Tubo di Acqua Corrente.
Qui sul davanti della Fonte , c’ era un Muro divisorio, dalla caratteristica
cima arrotondata, dove sul davanti si attingeva l’ acqua con le Brocche e
i Secchi per uso domestico.
Per non andare dispersa, l’ Acqua si raccoglieva in una Vaschetta che
era dotata di due ROBUSTE VERGHE DI FERRO dove si appoggiavano
i Secchi e le Brocche da riempire.
Sul retro, invece, c’ erano due Vasche: la prima era grande, almeno
DUE METRI lunga e metri 1,20 larga… dove si potevano abbeverare
soltanto le Bestie. Questa Vasca era alimentata dal tubo di scarico della
Vaschetta dell’ altra parte del Muro
C’ era quindi una SECONDA VASCA ad uso esclusivamente agricolo,
per lavare le Erbe o per altri usi comunque connessi all’ Agricoltura…
I principali usi di questa seconda vasca erano: lavare o stagnare le
Bigonze, i Mastelli… mettere a mollo il Venco o il Lino o la Canapa…
Mettere a stagnare i Manici delle Zappe, delle Pale. Dlle Falci, dei
Picconi, dei Pedenti, delle Vanghe e e degli Attrezzi agricoli in genere.
Da qui si poteva attingere l’ Acqua per il Verderame, per innaffiare gli
Orti, lavare le Cantine in occasione della Vendemmia… e prelevare
l’ Acqua, quando serviva… da parte dei Muratori.
Qui vi era consentito solo il lavaggio delle Mantole dei Bambini, purche’
con acqua precedentemente raccolta in una Lavella o Bacinella e senza
alcun uso del Sapone.
E’ in questa Storica Seconda Vasca… che la Povera ROSA DE
SCANDAJIA stava dando la prima Lavata al suo “Giransole” che
Le serviva per preparare la Cena della Sua Famiglia… quando
“FRALLETTA”, il Vigile di Costacciaro… che peraltro era anche
Suo Genero… Le fece quella Storica Contravvenzione…
Contravvensione che poi, a quanto si diceva in giro… fu proprio lui
stesso a pagare… per conto della sua comunque Amatissima ed
Amorevolissima Suocera!...
Ed e’ proprio davanti alla Gloriosa “FONTE NOVA”… che noi
Ragazzi, in attesa che suonasse la Campanella della Scuola…
giovavamo a “Schicchere”(ovvero sia a “Tappetti”) con i tappetti
de le Gazzose…
Poi c’ era sempre qualcuno che faceva il furbo… e che cercava di
Guadagnare spazio… per arrivare Primo… al Traguardo…
E quindi, in men che non si dica… si passava subito alle mani… e alle
Scazzottature veramente Titaniche… Di tutti contro Tutti…
Finche’ scendendo da Casa sua verso la Scuola… ecco che dallo
Stradello del Forno… sbuca fuori, severissima e indomita… la
Nostra Cara e Rispettatissima… MAESTRA ADA…
Proprio come il Falco… che in Volo piomba d’ improvviso sul
Pollaio… La Scazzottata termina all’ istante… senza ne’ Vinti e
Ne’ Vincitori…
Che a vincere, invece, e’ la Maestra ADA… Che con quella sua
caratteristica Vocettina Stridula… che ancor oggi Mi risuona ancora
nelle Orecchie… ci sgrida e minacciosa fa:
“Aspettate, Discoli… Che adesso io arrivo…
Vi prendo per i Piedi… e Belli e Vestiti… Vi caccio tutti giu’…
Con la Testa a mollo… Ne la Fonte!...”
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