mercoledì 9 novembre 2016

LA STALLA DEL “BIRRO”…







(Un Racconto –Verita’ di:  Ezio Morelli)




Siamo ancora a Villa Col de’ Canali, il mio Carissimo Paese di
Nascita, e anche quello dove si trova, in Stato di Totale Incuria e
Abbandono… la famosa “Cova de i Morelli…”
 
Si tratta della Casa che al tempo fu del Morelli Apollinare, che
risale all’ Anno 1750 circa, e dove nei due secoli che vanno dal 1750
e fino a tutti gli anni ’50… si stima che vi siano nati non meno di un
Centinaio di Bambini…
 
Molti di essi, ovviamente poi morivano entro i primi due anni di vita…
ed il tasso si mortalita’ infantile era allora altissimo… oltre il 30%...
 
Ma per morire e’ ovvio… che i Bambini dovevano prima nascere…
E il luogo dove nascevano piu’ bambini, in Paese… era appunto
la cosidetta
“Cova de i Morelli”…
 
Qui piu’ Fratelli vivevano assieme alle loro Mogli, nella stessa Casa
Patriarcale in una sorta di Grande Promiscuita’… come del resto e’
stato sempre tipico del Ramo dei Morelli di matrice “Balducci…”
 
Quella sera di Fine Luglio, abbondantemente dopo la Trebbiatura,
incontro la Zi’ Maria… la Mojie del Zi’ Madeo… che accompagnava
qualche cinque o sei Pecore verso la Fonte Nova… e che io pensavo
che le portasse a bere.
 
La cosa mi apparve comunque piuttosto insolita, visto che le Pecore
erano da poco ritornate giu’ dal Monte… per cui loro si fermavano
direttamente a bere nelle due Fonti del Paese, lungo il tragitto di ritrono
dal Monte, verso la loro Stalla.
 
Curioso, le chiedo dove andava con quelle Pecore e lei che molto
Bonaria mi risponde:
 
“Vo a porta’ ste Pecore al Birro…dal Birro de Brunetti…”
 
Si che “Brunetti” (al secolo Nazzareno Pellegrini) come vendette
il suo Trattore Agricolo… penso’ subito di mettere su lui stesso un
“Birro” in Paese… evitando cosi’ alle Persone di dover andare in
prestito del “Birro” un po’ a turno… da questo o da quel Contadino…
 
E cosi’, con quel “Birro di Brunetti… il Paese fece per cosi’ dire
un bel salto di qualita’… perche’ adesso il Paese poteva anche
disporre di un proprio “Birro”…
 
Il “Birro”… Eh si’… il “Birro…”
Fu questa la Terza Grande Conquista… del Nostro Paese…
Dopo il Forno… e la Chiesa!
 
Facciamo adesso un bel Volo Pindarico di oltre mezzo secolo, e…
 
Questo modesto locale qui davanti a noi, che ha tutte le sembianze
di un Piccolo Garage… per circa un DECENNIO che va dagli inizi
degli Anni ’50 fino agli inizi degli Anni ’60 e’ stato un Luogo di
Primaria Importanza per tutta la Popolazione di Villa perche’ questa
era la famosa
 
“STALLA DEL BIRRO”
 
Qui d’ Estate la Gente del Paese, alcune Famiglie alla Volta, portavano
le loro Pecore per la Monta Ovina, da parte del “Birro” (ovverosia il
Montone)… Era assai divertente, vedere come il “Birro”, da autentico
Padronte e Signore dell’ intera Stalla… andava in giro annusando le
varie Pecore, piuttosto compresse in un locale piuttosto angusto… per
determinare quali di esse erano in Calore e quali no…
 
Ed era pure piuttosto divertente, vedere come la Giovane Agnella…
dopo essere stata annusata… assai spesso scappava… facendosi cosi’
rincorrere dal Birro… finche’ bella stanca si fermava e cedeva…
 
Intanto, da fuori …  le Donne Proprietarie delle Pecore si godevano
lo spettacolo davanti al Cancelletto di Legno dell’ altezza di circa
un metro…
 
Facevano i commenti piu’ disparati… sulla pecora che restava
subito Gravida gia’ alla prima botta… e su quella che di “Botte”
non solo ne voleva piu’ di una… ma che poi alla fine… magari
NON Ti restava neanche Gravida…
 
Il primo anno va bene… il secondo forse anche pure… ma al terzo
Anno, se non restavano Gravide… “… da loro le aspettava… ‘l
Curtello de ‘l Macellaro!...”
 
Fu questo il commento per cosi’ dire piu’ triste…e che mi fece
fin quasi rabbrividire…
 
Dalle Pecore, passando poi alle Persone… si parlucchiava della
Donna che se la faceva con un altro… mentre il Marito era via per
i Lavori… oppure della Ragazza che gia’ poco dopo essersi fidanzata…
c’ era rimasta… in men che non si dica pure Lei…
 
“E’ proprio vero…
 
Che chi va la ‘l Molino,
 
s’ anfarina!…”
 
Dove “infarinasse…” nel nostro caro idioma Villante… vuol solo
Dire: “infarinarsi”… cioe’ “sporcarsi di farina…”
 
E poi l’ altra Comare… che prendendo apertamente le difese della
Ragazza che era rimasta incinta subito subito… con aria piuttosto
Altezzosa all’ altra Comare… la rimbrotta e le fa…
 
“Oh… che ‘ ssi Fregata…
 
Ma ‘llo dicheno pure i Omini Nostri…
Che la Vacca quanno e’ Gravida… vale de piu?..”.
 
Tra una chiacchiera e l’ altra… il Birro fa le sue altre Battute…
proprio come un Esperto Mitragliere che spara a ripetizione…
 
Finche’ imperterrito Lui non accetta sconfitte…
 
Ritorna da quella Pecora che prima gli era sfuggita… la rincorre
da una parte e dall’ altra della angusta Stalla… facendosi largo tra le
altre Pecore… e alla fine la incastra in un angolo e le fa ben bene
il Servizio…
 
Alla fine s’ illumina il Volto di quella Povera Donna, la Proprietaria…
 
Che visibilmente soddisfatta, e tirando un bel sospiro di sollievo fa…
 
“Speramo che quista… fusse
propio la Volta Bona!...”
 
 

Nessun commento:

Posta un commento