(Un Saggio: di Ezio Morelli)
Nel mio Racconto “LA LUNGA MARCIA DI NOI MORELLI…
DALLA NOTTE DEI TEMPI E FINO AI NOSTRI GIORNI…”
(Pubblicato su: “La Galassia de i Morelli” di Domenica 23 Ottobre
2016) io ho estensivamente parlato dei Morelli cosidetti “della Prima
Generazione” ovvero sia dei Morelli altrimenti detti anche “…della
Pecora”.
Orbene, approfondendo poi le mie ricerche sulla Grande Famiglia
Morelli… mi sono accorto che, sempre dalla Mesopotamia, e quindi
dalle regioni dove ora sorge l’ odierna Turchia, piu’ o meno conte=
stualmente ai nostri Cari Progenitori dei Morelli “della Pecora”,
partirono anche delle Tribu’ Celtiche di agguerritissimi Guerrieri a
Cavallo…
Questi presero la via dell’ Europa Centrale e piu’ nello specifico
dirigendosi verso le Verdi Praterie della Boemia, proprio a nord del
primo tratto del Danubio.
Erano questi i famigerati “MARCOMANNI”… i Temibilissimi e
Bellicosissimi “Uomini del Cavallo” (dove “Mark” negli antichi
Idiomi Germanici denotava appunto “il Cavallo”… e “Mann” invece
“l’ Uomo”). Da qui il termine composito di “Marcomanni” che
vuol dire, appunto, “Gli Uomini del Cavallo”.
Resta qui da osservare che questo Popolo detto dei “Marcomanni”
rimase in ombra per almeno due o forse addirittura tremila anni…
fino a quando non entro’ in contatto con gli Eserciti Romani… piu’
o meno fino a quando uno Storico latino, del quale al momento mi
sfugge il nome, li descrisse molto bene in dettaglio, piu’ o meno
all’ epoca di Giulio Cesare, verso l’ anno 50 Avanti Cristo.
Ma proprio come era gia’ avvenuto per le Pecore… diverse Persone
del nostro stesso Sangue…e di Progenia anch’ essa Indo- Europea…
e quel che e’ piu’ dello stesso Ceppo di quelli che saranno poi gli
Etruschi… si dedicarono anch’ esse all’ Allevamento e quindi
al Commercio dei Cavalli… stabilendosi, grosso modo, nelle Verdi
Praterie della Transilvania… e spostandosi quindi da un luogo
all’ altro… al seguito dei loro Cavalli…e delle loro Carovane…
Si sviluppo’ - cosi’ - la civilta’ “gitana” dei Cavalli… con tutte
quelle loro costumanze, usi, costumi e tradizioni… venutisi a formare
e a consolidare nel corso non gia’ di secoli, bensi’ di qualche millennio…
e con tutto quel bel folclore che ne segui’ e che e’ ancora vivo ai nostri
giorni.
E anche qui, queste Popolazioni Nomadi… “del Cavallo”, tra cui anche
qui diverse Tribu’ di Progenie Morelli… restarono per cosi’ dire in
Ombra per qualche migliaio di anni… nelle loro terre di Transilvania
(grosso modo corrispondente alla odierna “Romania”, e facente parte
quindi dell’ Impero Romano d’ Oriente)… fin quando, anche qui, il
Vecchio Impero comincio’ a vacillare paurosamente…
Siamo agli albori del XIII secolo, all’ Epoca delle Prime Crociate…
Quando il Vecchio Impero d’ Oriente… venne a trovarsi sotto gli
attacchi e l’ impeto delle possenti Armate Ottomanne…
Per difendere Costantinopoli e le Regioni piu’ vitali dell’ Impero,
le frontiere esterne vennero progressivamente sguarnite… finche’
l’ Impero Romano d’ Oriente fini’ con il vacillare sempre di piu’
e ormai assai prossimo a dover tirare le cuoia, e fino poi a crollare
sul finire del XV secolo, piu’ o meno al tempo della Scoperta
dell’ America.
E cosi’ gia’ nel corso del XIII secolo, questi nostri Consanguinei, le
Morelline e i Morellini “del Cavallo” (quelli che noi affettuosamente
chiameremo “I Morelli della Seconda Generazione”), assieme alle
altre Tribu’ e Famiglie vicinali… cominciarono a spostarsi sempre
piu’ verso Occidente e verso l’ Italia… dove forte comunque restava
il richiamo di Roma, oltre che – beninteso -- quello del Sangue…
Con sempre in mano il Ricco Mercato del Cavallo, che essi tuttora
detengono… essi si spostarono con i loro Cavalli e le loro Carovane…
stabilendosi ,questa volta, nella Parte Orientale del Nostro Paese, con
una serie di Comunita’ locali.
.
Le Zone da essi prescelte furono prevalentemente quelle della Val
Gardena (Trento), del Veneto (Chioggia e Rovigo), ma soprattutto
dell’ Abruzzo, con Avezzano, dove i discendenti degli antichi Morelli
“del Cavallo”… contano attualmente qualche settecento Persone…
Sono questi i Morelli cosidetti “della Seconda Generazione” che a
differenza dei Primi sono arrivati qui in Italia qualche duemila o
forse tremila anni piu’ tardi… Ma in compenso sono rimasti molto
piu’ coesi, sviluppandosi in modo assolutamente autonomo, ma pur
sempre nell’ Alveo e saldamente ancorati ai loro Usi, ai loro Costumi,
e alle loro Tradizioni.
Oggi anche loro sono assai ben integrati nella nostra Societa’, dove
tuttora detengono -- come gia’ detto – l’ intero settore del Commercio
dei Cavalli che oggi – stando almeno alle notizie di Stampa – annovera,
soltanto qui in Italia, quasi mezzo milione di Cavalli, di qualche venti
razze, le piu’ svariate e fin anche le piu’ pregevoli.
A differenza dei Morelli della Prima Generazione, che ormai si sono
sparsi e sparpagliati in tutto il Mondo, parlano le lingue piu’ diverse
e seguono anche piu’ di un Credo religioso… questi della Seconda
Generazione sono, come gia’ detto, molto piu’ coesi…
E qui il loro stesso Sviluppo e’ piu’ a livello di Comunita’ (una sorta
di marciare tutti insieme…) piuttosto che a livello individuale, il che
favorisce enormemente il preservarsi della loro Cultura e delle loro
ormai millenarie Tradizioni, oltre che il loro Folclore!...
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