martedì 18 aprile 2017

“GIOMMARI’… PORTA VO’ TUTTO ‘L BUZZO!...”






(da “Memorie di Storia Villante…”   di Ezio Morelli)




IN MEMORIA DEL NOSTRO CARO E AMATO COMPAESANO,
GIAN MARIA BUCCIARELLI… CHE SI E’ SPENTO LA SETTIMANA
SCORSA, RIPUBBLICHIAMO BEN VOLENTIERI QUESTO MIO
RACCONTO, CHE ERA GIA APPARSO SUL NOSTRO BLOG DE
“LA GALASSIA DE I MORELLI” IL GIORNO 03 DICEMBRE 2016
 
.
Siamo, ancora una volta, al mio Caro Paese natale di Villa Col de’
Canali.
 
Qui dove adesso Voi vedete il Minimarket, piu’ Bar-Pizzeria, c’ era
il famoso “Orto de la Rosetta”, dal nome della sua vecchia Proprietaria
la Rosa Pace (alias: la “Rosetta”) che abitava proprio nella Casa
davanti agli Ex-Lavatori…
 
In un Angolo di questo Orto, pero’ gia’ da diversi anni… la Rosetta
Pace non ci coltivava piu’ Niente…
 
Lei, generosissima… come del resto eran tutte le Donne Villanti…
Quell’ angolo li’ lo lasciava a “Fra Girollimo” per parcheggiarvi
la sua leggiadra Cavalla e la “Cacciaora” con su la Botte e a volte
le due Botticelle per il Mosto che lui raccoglieva quando veniva –
puntualissimo tutti gli Anni – per la sua Bella “Questua del Mosto”…
che si e’ svolta regolarmente fino a tutti gli Anni ’50.
 
Leggete qui l’ Inserto: da “LA GALASSIA DE I MORELLI” /
Fra Girollimo e La Questua del Mosto
 
Questo Orto fu poi acquistato da Genesio Bucciarelli sul finire degli
Anni ’50 per realizzarvi, sulla Sinistra, la sua nuova Bottega di Generi
Alimentari e sulla Destra, invece… il Bar dove c’ erano anche diversi
Tavolini per il Gioco delle Carte…
 
Sul retro della Casa, Giammaria aveva fatto erigere un grosso muro
di protezione, contro il franare del terreno a Monte…
 
 
Nello spazio cosi’ realizzato, tra la Casa e la Montagna… lui vi aveva
fatto un bel Gioco delle Bocce… che lui aveva poi coperto con una
bella Tettoia, e anche ben illuminata per il Gioco Serale da parte dei
nostri Uomini.
 
Ma le Partite veramente Storiche e Memorabili, li’ da Giammaria…
erano quelle a Carte… che si svolgevano nel locale del Bar, dove
dalle nove di sera… e fin verso le tre o le quattro della Mattina…
si facevano quelle proverbiali e Storiche Partite di Scala Quaranta,
ma soprattutto di “Ramino”.
 
Si giocava a Soldi… il “Piccolo Gioco”, insomma… ma pur sempre
Soldi…
 
Tra i giocatori “fissi” c’ era sempre l’ immancabile Giammaria..
il Figlio di “Genezio” e della “Lelletta”… che fin da ragazzo
affiancava i suoi Genitori nella Gestione dell’ Attivita’, divenendo
cosi’, nel tempo… il nuovo “Patrone” per lo meno di fatto del Locale…
 
Verso la Mezzanotte… a noi giocatori di Carte… ci assaliva sempre
un certo Languorino… Per cui spedivamo letteralmente il Buon
Giammaria nella Bottega a prendere la Fila del Pane… la “Mortatella”,
‘l Formaggio… e anche il Tonno… -- del quale ultimo noi eravamo
tutti ghiottissimi -- per farci i nostri bei Paninozzi…
 
Pane col Companatico, allora?...
 
Beh, proprio non direi… Ma semmai…
 
Molto piu’ vicino al vero era…
 
Comanatico e Pane!…
 
Poi da bere c’ era immancabilmente il Vino… e d’ estate, qualche
Volta… qualcuno gli preferiva la “Birra Peroni”…
 
Quella volta, era ancora d’ Estate… che noi quasi tutti a Giammaria
gli ordinammo il Tonno… lui dalla Bottega ci grido’…
 
“Quanto Tonno?...”
 
E allora il Buon Rocco Matturro… nostra carissima e graditissima
Anima Romana… ma un autentico Villante di adozione gli rispose,
sempre gridando…
 
“Giammari’… Porta vo’ tutto ‘l Buzzo!...”
 
Un Grosso applauso accolse il Sorridente Giammaria… quando
Lui arrivo’ dalla Bottega li’ accanto… con quel suo bel Buzzo del
Tonno in Mano, sulla sinistra… e sulla destra, invece… la Fila
del Pane… ancora bello fresco di giornata…
 
Raccogliemmo tutti le Carte immantinente…
 
Per prepararci per la Mangiata…
 
Stendemmo alcuni tovaglioli bianchi sul tavolo… e con quella fila
del Pane ci facemmo subito tante belle Pagnotte… ben bene piene
di quel Saporitissimo Tonno Portoghese… che noi a turno tiravamo
su con la Forchetta… e generosissimamente dal Buzzo…
Senza pesarlo, si certamente…
 
Ma anche senza badare a spese!...
 
Mangiammo e bevemmo come tanti Maialetti… stando pero’ sempre
attenti a non far finire in giro… quell’ olio che generosamente
filava giu’ ogni tanto dalle nostre Belle Pagnotte, ben bene gravide
com’ erano… di Companatico!.
 
C’ e’ da dire, a questo punto… che quel Buzzo, quando arrivo’ da noi…
era stato aperto da poco… e di Tonno ne mancava gia’ un po’… ma
non proprio tanto o tantissimo…
 
Ma quando Giammaria dopo quella Storica Magnata… lo riporto’
indietro… era certamente molto piu’ leggero di prima…
 
“…Perche’ da quel Tonno
 
c’ evamo pensato gia’ Nialtri…
 
a dajie ‘nna bella Sgrullata!...”
 
 

Nessun commento:

Posta un commento