LA
VETTA (O LE VETTE) DEI BOVI… DEGLI ABITANTI DELLA VILLA
CHE
RIMORCHIANO I CAMION SULLA FLAMINIA, AIUTANDOLI
A
SUPERARE LA MICIDIALE “COLLINETTA”
DEL PAESE…
di EZIO MORELLI
Le
foto appena pubblicate su questo BLOG dell’ Autobus ALFA ROMEO 7001
che
agli inizi del secolo scorso era rimasto bloccato da una grossa Bufera di Neve proprio all’ inizio del Paese di Villa Col De’ Canali… altro non e’ che uno dei
tantissimi esempi di Mirabile Altruismo
e di Solidarieta’ Umana, che pressoche’
da sempre vengono generosissimamente profusi dagli Abitanti del Paese di Villa…
Si
raccontavano e tuttora si raccontano in
Paese – e pressoche’ da sempre - diversi
episodi di Bestie appartenenti ad Abitanti dei Paesi vicini (il Caprile,
Costacciaro, Costa San Savino, Campitello di Scheggia, ma soprattutto i Paesi dei Marri, giu’ nelle Marche… di Perticano,
Coldepeccio, ecc… ) le cui Bestie,
soprattutto Pecore e Vacche, allontanandosi
dai loro rispettivi Pascoli… si smarrivano e quindi si mescolavano con quelle nostre…
E
cosi’ – specie per le Pecore – la sera, quando ritornavano in Paese… anche
quelle degli altri che chiaramente si vedevano smarrite o spaesate… venivano
prese in custoria per la notte dalle Nostre Splendide e Laboriosissime Genti… e
gia’ all’ indomani o nei giorni successivi… come capitavano in Paese le Persone
che le cercavano… venivano prontamente riconsegnate sane e salve ai loro
legittimi Proprietari…
Mirabili
esempi di altruismo vi sono sempre stati in Paese… anche in tempo di Guerra,
offrendo cibo e riparo a perseguitati politici, o anche a poveri disertori o a
semplici sbandati… E cio’ - assai spesso
e volentieri - anche al rischio della propria pelle!...
Ma
gli esempi in assoluto piu’ eclatanti… e degni comunque di imperitura memoria…
sono quelli di quei poveri Camionisti che spesso e volentieri si trovavano a transitare dal nostro Paese
sulla Via Flaminia… con dei pesanti e a volte pesantissimi carichi… quando la
cosidetta “Collinetta” della Villa, breve si’, ma in forte pendenza…
rappresentava ancora un vero e proprio incubo per molti e molti di loro.
Le
Strade “Romane”, come ben lo si sa… erano concepite e realizzate per il solo
transito delle Persone… in particolar modo i Soldati… con gli Animali (per lo
piu’ Cavalli e Muli) che quindi trasportavano su dei rudimentali Carri… le Macchine
da Guerra, le Pesanti Armature da Battaglia e le stesse Vettovaglie al loro seguito…
Soldati,
Cavalli, e Muli principalmente… che quindi si spostavano piuttosto agevolmente a piedi… per cui le strade erano
prevalentemente rettilinee… e piu’ o meno regolarmente pavimentate con delle
grosse pietre dette “gengoni” per
impedire
la
formazione del micidiale fango che, oltre che essere molto pericoloso per le cadute
dei Soldati e degli Animali, ne rallentava notevolmente anche la marcia. La pavimentazione in pietra, invece, ancorche’
essa stessa piuttosto rozza e grossolana… consentiva un attrito molto minore
anche per le ruote dei carri… per cui anche le Bestie facevano molto meno
fatica nel trainarli.
Abili,
o comunque abbastanza abili arrampicatori… i Soldati e i loro Animali al
seguito , non avevano assolutamente problemi in fatto di pendenze… per cui
anche nell’ attraversamento di una catena montuosa… non c’ erano mai i
cosidetti “tornanti”… tipici delle
attuali nostre strade di montagna, ma la
montagna o semplicemente il “Collinotto” o il Passo… venivano
affrontati direttamente e, e per cosi’ dire presi
“di petto”…
e superati quindi sempre abbastanza agevolmente.
Sara’
utile al riguardo far presente che il
mio Paese Natale di Villa Col de’ Canali
si
trova al KM 208 della Via Consolare “Flaminia” che come e’ noto, collega Roma
con il medio e l’ alto Adriatico, e nella fattispecie con Fano e Rimini. Il superamento della
famosa
“Collinetta” della Villa… se non era affatto un problema per le Persone
e per gli Animali, magari anche con i loro Carri, Carretti e Tregge al loro seguito…
quando
si
addivenne all’ era dell’ Automobile… le
cose non solo cambiarono, ma cambiarono anche piuttosto radicalmente.
Le
auto, e’ vero… per superare la micidiale “Collinetta”
della Villa… potevano sempre scalare la marcia, usando la seconda o a volte
addirittura la prima… ma per gli Autocarri
--
specie se carichi o molto carichi --
assai spesso e volentieri erano veramente dolori .
E
cosi’ per superare la “Collinetta” -- e
cio’ fin verso il 1930, quando fu finalmente realizzato il famoso “taglio” e quindi la razionalizzazione stessa dell’
attraversamento urbano del Paese -- gli
Autocarri avevano bisogno di essere materialmente “aiutati” da una o alle volte
anche da ben DUE VETTE DI ROBUSTI E
MUSCOLOSI BOVI… ai quali nulla e
assolutamente nulla mette o comunque
metteva pensiero!...
E
cosi’, gli Splendidi e Generosissimi Abitanti di Villa prestavano sempre Soccorso
ai
poveri Malcapitati, aiutandoli cosi’ non solo nelle occasionali esigenze, ma
anche a superare la micidiale “Collinetta”
del paese… il che avveniva piuttosto di frequente.
Sara’
utile al riguardo far presente che al tempo, il denaro nel nostro Paese era
praticamente sconosciuto al grande Pubblico… se si eccettua qualche rara o
rarissima moneta d’ oro, per lo piu’
dell’ era napoleonica… quando magari si doveva fare qualche bel regalo di Nozze
a qualche importante Sposa… oppure le
piu’ vili monete o banconote del Regno d’ Italia.
Pertanto
al tempo si praticava, ancora da noi, largamente il baratto… andando magari a
comprare un uovo di conserva per condire gli “Zugoli” ovvero sia i maccheroni fatti in casa e rigorosamente senza
ovi…oppure l’ equivalente in “boccolotti” per due chili di grano… Per tutto il resto, da noi alla Villa…
“” ’Nna botta de Grazie… e via che
la va!””
Cosi’
si usava alla Villa il piu’ delle volte, quando si riceveva un piacere!…
E
non solo quando i Generosissimi Villanti si dovevano trovare a disincagliare l’
Autobus che era rimasti in Panne per via dell’ abondante Bufera di neve… ma
anche per la Vetta o le Vette di uno o du’ Pari di Robusti Bovi… che assai
spesso e volentieri si piegavano essi stessi sulle gambe per il peso di quegli
Autocarri al traino… e che quindi
Poveretti “sfiottaveno
a piu’ non posso…” per via delle poderose e cocenti frustate che gli
affibbiavano quei poveri Abitanti di Villa, che per l’ occasione dovevano
proprio trasformarsi in impavidi e a volte anche piuttosto animosi se non
addirittura feroci Bifolchi… con quelle stesse loro Povere Bestie!...
E
tutto cio’, neanche a dirlo …
“”… Pe ’Nna botta de Grazie… e via che la va!””
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