venerdì 6 maggio 2016

ALLE FONTI DEL CLITUNNO…






Procedendo da Foligno verso Roma,  lungo la vecchia S.S. Flaminia, poco dopo lo svincolo per Trevi,  si arriva alle famose  “Fonti del Clitunno” , che erano ben conosciute  fin dai tempi degli Antichi Romani, tanto e’ vero che sono state cantate anche da famosi Poeti dell’ Antichita’ come Properzio e soprattutto Virgilio.

Successivamente Le Fonti… sono state oggetto di costante interesse culturale e turistico,e ultimamente se ne e’ occupato anche Giosue’ Carducci nella sua famosa Ode dal titolo“Alle Fonti del Clitunno” che Vi consigliamo vivamente di leggere. 

Si tratta, in buona sostanza, di una copiosa falda acquifera che emerge dal sottosuolo in piu’ punti, creando altrettante pozze di acqua che si sono poi unite fino a formare un vasto laghetto, dal quale si origina il corrispondente Fiume omonimo, denominato per l’ appunto Clitunno, che e’ un affluente del  Tevere.

Anticamente, data  la assoluta singolarita’ del fenomeno, si pensava che quella fosse unaVera e Propria Divinita’ delle Acque… che le antiche genti ebbero a chiamare  “Clitumnus”  in italiano dapprima  “Clitumno”… poi divenuta,  per assimilazione ,
“Clitunno”.

Si trattava, nella fattispecie, di una Divinita’ che al tempo era molto, molto importante…tanto da essere fatta oggetto  di  una sentita e profonda  Venerazione da parte delle Genti dei luoghi, come del resto autorevolmente attesta anche  il Tempietto pagano che sorge proprio li’ nei pressi… e dove venivano celebrati degli appositi Riti Sacrificali… per ingraziarsi la Divinita’…



 
 
IL TEMPIETTO DEL DIO  CLITUNNO
 
 
 
 
Sempre procedendo sulla Via Flaminia in direzione di Roma, qualche centinaio di metri prima di  arrivare alle Fonti,  appena sotto la Strada e protetto alla visuale dal  parapetto che protegge le proprietà   sottostanti…..         si trova  –  assai meno appariscente, ma non certo per questo meno importante --il Tempio di Clitumno, come si puo’ vedere nelle                                                       
     foto qui...
 
Al riguardo  c’ e’ da notare, a livello del terreno,  la piccola porticina in basso che dava accesso alla cosidetta "fonte lustrale"  dove c' era al tempo una sorgentella d' acqua ed un piccolo bacino scavato proprio nella pietra... dove l' Agnello o la Pecora Sacrificale venivano  immersi  e lavati… prima del Sacrificio...
 
Poi la Bestia veniva portata al piano superiore, al quale si accede dalla scala esternain pietra qui  a sinistra, pure nella foto...  Veniva quindi distesa sull' Ara Sacrificale che e' costituita da un altare – sempre in pietra – posto  al centro del pavimento... dove  il Sommo Sacerdote poi la sacrificava in Onore al Dio Clitumno... il Dio delle Acque Sorgive...
 
C’ erano diversi altri  piccoli Tempi li’ nella zona, poi distrutti o trasformati in Chiese con l’ avvento del Cristianesimo, per cui questo del Dio Clitumno… data la sua grande
importanza… e’ stato proprio l’ unico che si e’ salvato…

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