giovedì 4 agosto 2016

LUCCIOLA, LUCCIOLA VIEN DA ME……


 
 
(da:   “Io Bambino,  con Orgoglio Ricordo…”    di  Ezio  Morelli)

 

“”LUCCIOLA, LUCCIOLA

VIEN DA ME,

.

CHE TE DO’

‘L PAN DEL RE…

.

‘L PAN DEL RE

E DE LA REGINA…

.

LUCCIOLA, LUCCIOLA

VIEN VICINA!...””

 

“=====================

 

NOTE   ( di Ezio Morelli)

 

Era il Canto delle Bambine e dei Bambini Villanti, normalmente di eta’ tra

I quattro e i dieci Anni.

 

Agli inizi di Giugno, quando il Grano aveva gia’ messo la Spiga e che quindi
aveva gia’ cominciato il processo di maturazione… quello era anche il Periodo
di maggior Fioritura delle Lucciole, cioe’ del loro Periodo degli Amori…

 

A quanto si sa, dalla nostra Cultura Contadina... alla quale io sempre e comunque mi rapporto,  lasciando ben volentieri ad altri le piu’ erudite disquisizioni di altro genere… le femmine delle Lucciole, quando sono in Calore… per attrarre l’ attenzione dei Maschi… sviluppano sulla loro pancia, o per meglio dire sotto le loro relativamente grandi ali… una polverina fosforescente che le fa illuminare ad intermittenza di notte.

 

Il fenomeno, intenso prima della Mietitura… si riduce progressivamente fino a scomparire del tutto a Trebbiatura avvenuta.

 

Le Bambine e i Bambini Villanti erano molto felici e attivi nel rincorrere e nell’ acchiappare le Lucciole…  Queste peraltro si lasciavano prendere anche molto agevolmente, perche’ poi la sera, a Casa… venivano messe sotto a un sasso, normalmente piatto, e preferibilmente un pezzo di mattone…perche’ poi, durante la notte… LA LUCCIOLA FETAVA…

 

PARTORIVA, CIOE’ LA MONETINA O LE MONETINE…che ovviamente, mentre i Bambini dormivano… vi mettevano i Genitori, sempre sotto il Sasso


La Canzoncina, come si vede… e’ un invito alla Lucciola a farsi acchiappare…

Per farle poi FETARE e quindi partorir Monetine… durante la Notte!...

 

 

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