lunedì 19 settembre 2016

LO STORICO QUARTETTO DI “PIAZZA PADELLA”: QUELLE INCALLITE GIOCATRICI DELLA “SCOPA”



di: Ezio Morelli



“…e la Sorchia de Pelo Rondino…
Che sui Denti c’ aveva ‘l Veleno!...”
 
Ma chi sara’ mai stata, questa mitica “Sorchia de Pelo Rondino… /
che sui Denti c’ aveva’il Veleno?...” di cui pur si fregia questa nostra
Nobile, ma anzi ormai “Nobilissima”… Parlata Villante?
 
Cerchiamo qui di dare una risposta, da Buon Villante… quale io stesso
ancora mi ritengo… e forse anche uno ancora di quei pochi Superstiti… e
cio’ prima che dei “Villanti” (o per lo meno dei Villanti d’ un Tempo…)
possa perdersi definitivamente ogni traccia…
 
Beh, la “Sorchia” -- debbo dire, senza alcun problema – che sarebbe
la Talpa… che pero’ italianamente (o per lo meno comunque in diverse
Zone d’ Italia) si chiama anche “Sorca”… 
 
Ma questo appellativo di “Sorca”, sia a Roma come anche in diverse altre
parti d’ Italia… denota popolarmente anche l’ Organo femminile…
E questo fantomatico “…Pelo Rondino”, poi… che cos’ e’ che sarebbe?
 
Qui, che io sappia… nessuna Enciclopedia… o nessun Dizionario
Enciclopedico potra’ mai aiutarmi, perche’ nessuno ha mai registrato
questo “lemma…”, almeno come voce o come locuzione a parte.
 
Facciamoci allora aiutare dal comune Buon Senso… cioe’ proprio da
quello che il Buon Cartesio riteneva… essere “…equamente riparito
in tutti gli Uomini…”.
  
Con “Rondino”… quindi… che potrebbe voler dire “a forma di Rondine…”
o per essere piu’ specifici… “a forma di coda di Rondine…”
 
Peli a punte biforcute, quindi… che espressamente ci riportano ancora all’ Organo  Femminile…
 
E qui l’ allocuzione non poteva affatto essere piu’ esplicita!…
 
E anche l’ espressione successiva… “che sui Denti c’ aveva ‘l Veleno…”
ci conferma e ci rafforza l’ idea di questa nostra affermazione.
Come se non bastasse, a consolidare ulteriormente l’ idea dell’ allusione
al Sesso… c’ e’ poi da dire che alla Villa, e piu’ nello specifico nel Gioco
della “Scopa” tra… le Signore Rappresentanti del Gentil Sesso…
la Carta da Gioco dell’ Asso di Bastoni… veniva spesso e volentieri
denominato -- anche qui senza troppi complimenti… e senza troppi
“Giri di Parole” -- come lo… “Strappamutande…” anche se quello
– poveretto (parliamo sempre dell’ Asso di Bastoni) – nel gioco della
“Scopa” valeva sempre piuttosto poco…
 
Valeva, infatti, solo come “Premiera” perche’ dopo il sette e il sei…
l’ Asso valeva… appena un punto in piu’ del cinque… E per giunta
neanche sempre… perche’ in presenza del sette ovvero del sei… lui non
valeva assolutamente niente… ma valeva, invece, solo quando sia il sette
che il sei… ce li aveva l’ Avversario!...
 
Erano infatti frequenti, anzi proprio direi… all’ ordine del giorno -- nel
Gioco della ”Scopa” -- le allusioni al Sesso, specie quando si giocavano
talune carte decisamente sensibili, come appunto lo erano l’ Asso di Bastoni
– che quindi simboleggiava sempre l’ Organo Maschile -- come anche il
Quattro di Denari, ovverosia la fatidica “Sorchia de Pelo Rondino…” dal
suo morso veramente micidiale…
 
Seguivano poi a distanza “La Tarina”… ovverosia la Grossa Pentola,
che poi sarebbe l’ Asso di Coppe… a simboleggiare ancora… neanche a
dirlo… l’ Organo Femminile, bello grosso e capiente… che tutto lei riceve…
e che Nulla in assoluto… lui imanda indietro al Mittente…
 
E c’ era poi “Lo Sforicchio…” ovverosia l’ Asso di Spade… che si fa
sempre rispettare e che si fa strada dappertutto, stante la sua Punta molto
Aguzza… e anche lui sepre altrettanto micidiale.
 
Nella vita normale, sembre della nostra Cara e Amatissima Civilta’
Contadina… lo “Sforicchio”, pero’. .. aveva un altro… e ben piu’
innocente significato… Era infatti quell’ attrezzo che serviva nella
sgranatura del Granturco… quando per avviare la sgranatura di ogni
Spiga… c’ era bisogno di quell’ attrezzo appuntito, che di solito
veniva ricavato da un Vecchio, Grosso Cucchiaio… o da altro apposito
Utensile da Cucina…
 
Appuntito quanto basta… e nella sua usuale conformazione ad “L”,
lo Sforicchio veniva normalmente dotato di una bella Impugnatura di
Legno, il piu’ delle volte “Sanbuco”… perche’ era leggero e poi lo si
lavorava anche molto bene…
 
Ma la Carta in assoluto piu’ micidiale di tutte era comunque la carta
della “Scopa”… di quando cioe’ si faceva “Scopa”…
“Sta Putana ha fatto ZZu’!...”
 
Questo era il Commento che spesso e volentieri si sentiva… quando una
delle Giocatrici faceva “Scopa…”
 
Fare “Zzu’…” infatti, nella nostra Nobile, anzi Nobilissima Parlata
Villante e nell specifico nel gioco della Scopa… voleva proprio dire
“concedersi…”
 
Nel caso di piu’ scope, poi… nel corso della stessa “mano…”
l’ espressione ricorrente, e non senza una palese vena di gelosia era...
 
Sta Putana ha fatto ZZu’, ancora!...”
 
…come a voler dire che… si era concessa nuovamente, ancora!...
…..
La Televisione, alla Villa… e’ arrivata a meta’ degli anni ’50…
ma in quel di “Piazza Padella”, d’estate… la Televisione era proprio
la’, in Piazza… con le Donne del Vicinato che giocavano le loro belle
partite con molta, molta sportivita’ e direi quasi accanimento… e con
altra gente, intorno… che pure assisteva, commentava… e assai spesso
anche criticava…
 
Assiduo Spettatore alle partite di Scopa di queste Donne… era il mitico
“Peppe de Bomba”… che ovviamente faceva sempre il tifo per la Moglie,
in cio’ pero’lui era sempre sportivamente tollerato dalle altre Giocatrici…
 
 ********
 
Apriamo a questo punto un inciso, a proposito di questo quanto mai
strano e insolito appellativo di “Peppe de Bomba”…
 
Me lo ha riferito, nei mesi addietro, la Elide Morelli, che l’ aveva
appreso, Lei stessa… dalla Angeli Francesca, la Moglie di Peppe de
Bomba… e lei stessa molto assai meglio nota in Paese… con i suoi
bei nomi d’ arte di:
 
La Checcona o anche La Checca de Bomba.

Ebbene, ci riferisce la Elide Morelli… che un suo zio, di nome Morelli Paolo… che pero’ non e’ affatto da confondersi con il Morelli Paolo Fu Claudio, ovverosia con lo Zio “Paoletto” ma si tratta del Morelli Paolo, Fratello di Carlo, e vissuto alcuni decenni prima. 
 
Orbene, questo Morelli Paolo aveva sposato una Bucciarelli, e per l’ esattezza la Bucciarelli Elisabetta… Sorella di Antonio Bucciarelli (Senior) ovvero del di lui Padre… e cosi’ la Elide… ci riferisce di questo curioso aneddoto che poi andra’ a ripercuotersi anche sui suoi Discendenti di Casa Bucciarelli.
 
 
 Quando questo Bucciarelli (Antonio o il di lui Padre) andava
a trovare la Sorella, se gli rispondeva Lei, bene… ma se invece a
rispondergli era qualcun altro… lui gli faceva una grossa “scorreggia”…
e quindi se ne andava. E cosi’, in Paese tutti presero a chiamarlo…
“Bomba”… proprio per il fragore causato da quelle sue scorregge…
E cosi’, ecco che il figlio di Antonio, di nome Giuseppe… ebbe ad
ereditare, per diritto di nascita, l’ appellativo di “Bomba”, per cui verra’
poi chiamato da tutti in Paese “Peppe de Bomba”…
 
Del quale Nome d’ Arte, pero’… non solo Peppe… ma anche la sua
Consorte… la Angeli Francesca (e nome d’ arte: La Checca de Bomba)
ne andarono un po’ tutti… veramente orgogliosi, tanto da vantarsene
apertamente… in ogni possibile occasione, specie quando lei si ritrovava
in Compagnia… a giocare a “Scopa” con il suo celebre “Quartetto”…
 
Ma di questo “Quartetto” -- giustamente -- ormai Voi vi aspetterete
anche la Formazione… che io qui vi daro’ anche molto ben volentieri…
perche’ a farne parte… c’ era anche una Persona, per me veramente
speciale… e anche a me particolarmente cara, anzi Carissima: Mia Madre…
 
Ecco a Voi, quindi la Formazione… di questo mitico “Quartetto”,
che per ben Vent’ Anni… ha Cronache di “Piazza Padella…”:
C’ erano, infatti…
 
1. La Checca de Bomba (alias: la Checcona), al secolo: la Francesca
Angeli…
 
2. La Maria de Guido, al secolo la Maria Morelli… che poi era
la Madre della Elide Morelli…
 
3. La Schica, al secolo la Paciotti Antonia, dapprima Domestica
e quindi la Convivente del Poro Schico, che al secolo si chiamava
Giuseppe Costanzi.
 
4. La Cici’a… de ‘Norio (al secolo la Ciuferri Cecilia) , ovverosia
mia Madre…
 
Ma come avviene un po’ in tutte le Squadre che si rispettano… il nostro
Bel Quartetto… aveva anche due valide Riserve… che intervenivano
quando una delle Titolari dava “forfait”… il che avveniva piuttosto
raramente… e per motivi piu’ che giustificati…
 
E le Riserve erano, nell’ Ordine…
 
a. La Zia Maria de Ugo (che poi era una delle Sorelle di mio Padre…
 
b. E poi mia Cugina, la Morelli Neris… che della Zia Maria era
Intanto Nepote. Perche’ Figlia di un altro Fratello della Zia… cioe’
dello Zio Giuseppe, alias “Peppetto”… Ma poi della Zia Maria…
la Neris era anche Cognata… perche’ i loro Mariti, parliamo di
Ugo e di Renato Morelli… eran tra loro Fratelli…
 
La Neris comunque, alla Zia… ,’ ha sempre chiamata “Zia”…
Perche’ in Casa di Noi Morelli… la propria Parentela di Sangue…
Vien sempre prima… della Parentela acquisita…

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