domenica 30 ottobre 2016

A LA VILLA… QUANNO GIOCAVAMO A “BATTE- MURO”…







(Un Racconto-Verita’ di:  Ezio Morelli)



Erano i Primissimi Anni ’50…
 
Qualche anno prima, con l’ Avvento della REPUBBLICA ITALIANA…
i Vecchi Soldi del Fascio -- Banconote e Monete -- che riportavano su
l’ Effige del Re e gli altri Simboli del Fascio… finirono con il diventare
di botto…
 
…della autentica Carta Straccia!…
 
Dispiaceva, pero’… buttarli via… perche’ anche se ormai scaduti e privi
di alcun Valore… le nostre Famiglie Tutte, alla Villa… li tenevano e
li custodivano pur sempre… come un un autentico Tesoretto… Certi
com’ erano che quei bei Soldini (o Soldoni li’, per chi ne aveva tanti…)
sarebbero un bel giorno ritornati di gran Moda… e che tutti prima o poi,
sarebbero tornati a rifargli la Caccia!...
 
E cosi’, anche se la Dea Bendata, di punto in bianco… a quei Soldini li’…
aveva girato le spalle… noi tutti credevamo… che prima o poi sarebbe
comunque rrivato il Momento del Riscatto… e che sarebbero cosi’ tornati
a valere… come prima e forse addirittura… anche piu’ di prima…
 
Dopo diversi mesi’, pero’… quella speranza comincio’ a indebolirsi e a
farsi un po’ alla volta… sempre piu’ labile… Ma forte, anzi molto forte,
ancora… era il peso di quel Glorioso Passato… e quindi quelle Monete
e quelle sparute banconote (per chi le aveva) finirono con il diventare un
Ricordo…
 
Invero un Gran Bel Ricordo… ma pur sempre un Ricordo, e Nulla Piu’!...
E cosi’… man mano che il Tempo passava… noi tutti ci rendevamo sempre
piu’ conto… che i tempi erano ormai cambiati… e che “BONANIMA” --
POVERETTO non sarebbe di certo piu’ tornato… Anzi, mai più!
 
Al contrario, circolavano insistentemente voci e “slogan” che inneggiavano
ad un nuovo e radioso Futuro…
 
“LADDA VENI’… BAFFONE!...”
 
Ma quando poi noi vedevamo… che il tempo continuava a passare… e
che del Buon ”Baffone”, in giro non si vedeva nemmeno l’ Ombra…
se non tanta, tanta e tanta Propaganda… la Gente comincio’ ben presto
a mettere da parte certe false Speranze, come anche certe Preoccupazioni,
e a concentrarsi sempre piu’ sul presente…
 
Sul da farsi, cioe’!…
 
E poi c’ era la Televisione, da poco arrivata…
 
C’ era “Lascia o Raddoppia”… Prima Una… poi addirittura Due
Televisioni alla Villa… con “Carosello”… e con “L infallibile
Ispettore Rock”… a tenerci sempre allegri.
 
E cosi’ quei bei Soldini, che i nostri Carissimi Genitori continuavano
a custodire pur sempre nei Cassetti del Como’… dove in genere si
tenevano le cose piu’ importanti… e le piu’ Care… ecco che per noi
Ragazzi… quei Soldini cominciarono a diventare… oggetto di grande
curiosita’ e di gioco!...
 
Cominciarono intanto quei Ragazzotti piu’ grandi di noi, a tirarli fuori
Dal “SANCTA SANTORUM”, che in termini Ecclesiali sarebbe il
Tabernacolo, o comunque il Luogo piu’ Intimo e Segreto… mentre per
Noi Comunissimi Villanti… era il Como’ della Camera da Letto…
 
Ma non una comune Camera da Letto… bensi’ quella dei Nostri Genitori…
dove si custodivano sia quei Pochi Soldi… come anche gli altri Oggetti
di Valore della Famiglia…
 
Sull’ esempio dei Ragazzotti piu’ grandi di noi… anche noi Ragazzi
cominciammo a tirar fuori quei Barattoli Sonanti dal Como’…
cominciammo a scuotere il Barattolo per farlo suonare… e poi
cominciammo ad aprirlo… e a tirarne fuori i tanti bei Soldini…
 
Ci giocavamo… li guardavamo e li osservavamo curiosi, anche con la
Lente di Ingrandimento… che al tempo era montata su di una sorta di
Telaio di legno che aveva sotto una impugnatura per tenerla… e davanti
anche un piccolo supporto per reggere l’ oggetto da osservare.
 
Li contavamo e ricontavamo piu’ e piu’ volte, meravigliandoci non
poco sulla stessa esistenza dei “centesimi”…
Ma poi… quel che era di piu’… era il fatto che, ad ogni conta… noi
ottenevamo risultati sempre diversi… per cui a un certo punto ci
stufammo… e quindi finimmo con il non contarli piu’…
Intanto, sulle mani dei Ragazzi piu’ grandi… magari quando i Genitori
li mandavano a comprare qualcosa giu’ la Bottega… o magari i Grandi
che ci mandavano a compra’…”da fuma’…” noi cominciavamo a
Vedere le prime piccole Banconote…
Una Lira… Due Lire… Cinque Lire… Banconotine di Carta assai
Misera… e ci meravigliavamo non poco perche’…
Perche’… quelle pero’ valevano!
Vedevamo comunque i Giovanotti del nostro Paese… LA VILLA…
 
Che da qualche tempo, con quelle Povere, Vecchie Monete del Fascio…
Ci avevano escogitato un Nuovo e Divertente Gioco…
 
A… “BATTE-MURO”…
 
Vivida… anzi Vividissima e’ sempre stata l’ Inventiva dei Giovani
Villanti… I Maschi soprattutto… ma poi, ben presto, ci hanno seguito
a ruota..anche le Femmine…
 
Queste ultime, pero’… quanto a inventiva e a giochi… finirono poi con
il batterci, a noi Maschietti… aiutate, come loro erano… dalle Suore di
Costacciaro… quando venivano a farci la “Dottrina”… in preparazione
alla “Cresima” e quindi alla Prima Comunione…
 
PURA E AUTENTICA GLORIA VILLANTE… IL GIOCO DEL
“BATTE-MURO” ERA, AL TEMPO STESSO, SEMPLICE E GENIALE…
 
Si giocava con un minimo di due… fino a sei o otto Giocatori. In Teoria,
si poteva giocare anche in piu’ di otto… ma oltre a quel limite il Gioco
finiva con il diventare non piu’ agevolmente gestibile… Infatti, essendo
molte delle monete praticamente uguali… una volta lanciate poteva
essere difficile riconoscere quale era la mia e quale era la tua…
 
Il gioco ottimale, comunque, era con quattro Giocatori.
 
Le Regole e il Funzionamento erano olto semplici… Si sceglieva intanto
un muro che fosse il piu’ possibilmente bello liscio, di modo che le Monete,
una volta lanciate…rimbalzassero sostanzialmente tutte allo stesso modo.
 
A una distanza di circa quattro o cinque metri dal muro… si tracciava
una riga sulla Strada, che fosse esattamente parallela al Muro…
 
Per non confondere le Monete, i Giocatori le lanciavano da punti
diversi, stando pero’ sempre DENTRO e mai oltre la riga. La moneta
doveva obbligatoriamente sbattere sul muro, perche’ altrimenti il lancio
NON era valido.
 
I giocatori lanciavano la loro moneta a turno, uno alla volta… e una sola
Moneta per ogni lancio. Vinceva il Giocatore che riusciva a piazzare la
Sua Moneta il piu’ vicino al Muro.
 
Chi vinceva, si raccoglieva e si metteva in Tasca Tutte le Monete… Dopo
di che si procedeva con il secondo lancio… e cosi’ via…
 
Le Monete potevano essere anche di tagli diversi tra loro; pero’ si
preferivano le Monete piu’ grandi e corpose… perche’ erano quelle che
sembravano meglio rispondere… alle Esigenze del Gioco!...
 
Si giocava quindi a “SOLDINI” (quelli del Fascio)… ma quando uno
finiva i propri “Soldini”… poi se li doveva “ricomprare” da quelli che
vincevano…
 
In genere, DIECI SOLDINI… costavano UNA LIRETTA E VENTI
SOLDINI costavano DUE LIRETTE…
 
Il Prestito dei Soldini, tra Giocatori… era consentito, specie tra Familiari
o Parenti… pero’ NON ERA MAI INCORAGGIATO perche’ era
ritenuto una forma di comportamento non del tutto Ortodossa…
 
Alla Villa, il gioco del BATTE-MURO si teneva contro il PALAZZO
DE “BALDUCCIO” Morelli, nell’ ultimo Tratto della “Strada Nova”…
 
Quella memorabile Partita a “BATTE-MURO”!...
 
Si tenne invece davanti alla Casa dello Zio “Peppetto” nelle ultime
Case del Paese…
 
Risultarono Vincenti sia “Delmetto” (Adelmo) che “Siverio” (Saverio),
entrambi Morelli… Cugini tra di loro… e Tutti e due Cugini anche con me.
A perdere e’ stato uno che ha dovuto comprare prima DIECI SOLDINI
da “Delmetto” e quindi altrettanti da “Siverio”.
 
Il perdente pago’ con una piccola Banconota da “LIRE DUE…” cioe’
da Due Lirette…
 
Ma quando si tratto’ di dividere queste due Lirette… nessuno dei due…
aveva il resto da dare all’ altro…
 
Decisero cosi’ di strappare quella Banconota a meta’… e di farne un
Pezzo per uno… e di spartirsi in quel modo la Vincita… e quindi
ognuno dei due si mise in tasca la propria meta’…
 
Rientrati in Casa… con i due che avevano le loro Case attaccate, e che
condividvano anche la stessa Scala… “Siverio”, non sapendo che cosa
fare con quella meta’ di Liretta… prese e … la butto’ dalla Finestra…
Ma “Delmetto” piu’ Birbo… che era stato attento e che aveva tenuto
Ben d’ occhio il Cugino… svelto svelto se ne usci’ fuori… e raccolse la
Meta’ liretta di “Siverio”…
 
All’indomani, “Delmetto” ando’ giu’ la Posta, dal “Por Michele” lo
Storico Postino del Paese… Si fece dare un Pezzetto di Bordo di un
Foglio di Francobolli… che al Tempo anche quello aveva la colla sul retro…
 
Prese quindi le due parti della Banconota… le accosto’ e le riuni’
incollandole entrambi a quel lembo di carta incollante che gli aveva
dato il Postino Michele…
 
E fu cosi’ che “Delmetto” -- di che cosa NON son capaci i Morelli? –
ricostitui’ l’ intera Banconota… per cui quella bella, doppia Vittoria…
Fu Tutta e Solo Sua!...
 
 

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