.
.
.
VISITA GUIDATA AL PAESE DI VILLA COL DE’ CANALI…
.
.
Questi sono i Punti Salienti della TAPPA NUMERO 2
.
(Sono previste in totale Nr. 20 Tappe le cui Singole Descrizioni
sarannoPubblicate al Venerdi’ di ogni Settimana in Mattinata…)
.
Ecco la Descrizione della TAPPA Numero 2:
.
.
2. Lungo la Via Flaminia, fino ai “Giardinetti”.
Proseguiamo qui a Sinistra, per un breve tratto, lungo la Via Flaminia
fino ai cosidetti “Giardinetti”…
Miseri “Giardinetti” questi qui… che mai e poi mai vedono il Sole…
esposti come sono a Nord…e per giunta “ incuneati” tra le Case.
C’ e’ da dire, pero’… che questo era il luogo della Vecchia
“FONTE LAGIU'..” che fin verso il 1930 era l’ Unica Fonte
del Paese, che aveva anche una grossa Vasca per abbeverare
il Bestiame…
Questa Fonte, pero’… aveva un’ acqua davvero FRESCHISSIMA
perche’ veniva giu’ direttamente dalla Sorgente della Cosidetta
“FONTE VECCHIA”, che si trova a circa 200 METRI da qui,
nel Fosso (o Torrente) tra i due Monti…
Qui, proprio Davanti a noi c’e’ l’ IMBOCCO DELLA
” STRADA DE LA FOCE” che porta su verso la Montagna.
Dopo questi primi cinquanta metri circa… la Strada intersecava
con la VECCHIA VIA FLAMINIA, grosso modo dove c’ e’ il
“TRAVAJIO”, cioe’ la Postazione dove si ferravano i Bovini.
Dopo di che, mentre la Vecchia Flaminia scendeva giu’ nel Vecchio
Orto dei Rosati (ora di Proprieta’ Galli) per poi passare sul Vecchio
Ponte del Fosso, che doveva essere – piu’ o meno – nello stesso punto
di quello attuale, una volta superata la Via Flaminia la STRADA DE
LA FOCE diventava un semplice PASSAGGIO SOLO PEDONALE
per le Persone e per gli Animali.
Il Sentiero (che qui nell’ Idioma Villante si dice “Stradello”) a circa
100 metri si divide… Con un Ramo che scende sulla Sinistra e che
Porta alla “Fonte Vecchia” dove c’ e’ una freschissima Sorgente
d’ Acqua e il vecchio “BOTTINO” della Villa.
Adesso la sua acqua e’ integrata nella RETE IDRICA MUNICIPALE
che serve i Bottini locali della Villa, di Pie’-la-Rocca, di Coldagelli e
di Costa San Savino..
IL RAMO INVECE CHE PROSEGUE DIRITTO, sale su verso la
Montagna, dopo aver superato il Micidiale e tristemente famoso
“PASSO DE BOCCHI-LA-FOCE”… dove purtroppo in passato si
sono verificati tanti incidenti, di Persone -- per lo piu’ Anziane -- che
ritornavano in Paese con il “Fascio” di legna sulle Spalle…
E cosi’ capitava che, al momento di superare il Micidiale Scoglio che
Rappresenta il “Passo de Bocchi-la-Foce”… “’l Fascio a le volte…
jie piava a Travento…” con queste nostre Splendide e Laboriosissime
Nostre Povere Genti… che spesso e volentieri andavano a finire a
rotoloni nel Fosso sottostante.
Io comunque non ho qui notizia di incidenti mortali… Gente con fratture
anche multiple e che ne e’ uscita fuori malconcia si… ma di Persone che
fossero poi morte… nessuna!
“BOCCHI-LA-FOCE” da… “IMBOCCARE LA FOCE”…
Da qui, percorrendo la Via FLAMINIA per altri 100 metri, una volta
Superato il Ponte, dopo il Gruppetto di Case sulla destra… sempre dalla
FLAMINIA… si diparte la cosidetta “STRADA DE LA TREGGIA”
che pure sale sulla Montagna, in localita’ “Serra”, dove sbuca pure,
dopo una ripida salita, anche “Lo Stradello de la Foce”.
“Serra”… da “Serrare… Chiudere”… E’ appunto quella parte del
Crinale della Montagna… che chiude la Vallata che da li’ ha origine…
Questa cosidetta “STRADA DE LA TREGGIA” che si vede qui…
e’ comunque una scorciatoia, che consente di abbreviare di qualche
Trecento metri… il piu’ agevole percorso che transita da Pie’-la-Rocca,
il Paese che si vede qui in alto, sulla Destra…
Sul Costone della Montagna, a circa duecento metri dalla Flaminia…
c’ e’ il cosidetto “PASSO DEL PEZZOLO” dove lo scoglio duro e
compatto di solido Calcare… e’ stato MATERIALMENTE TAGLIATO
a forza di Piccone… di Pala… di Mazzo e di Zeppe di Ferro…
E’ stato cosi’ possibile ricavarne un Varco comodo e sicuro di
NEANCHE DUE METRI di Larghezza , PER QUALCHE CINQUE
O SEI METRI DI LUNGHEZZA.
Il “Passo del Pezzolo” e’ stato a suo tempo realizzato, molto
verosimilmente ben oltre un Migliaio di anni fa… con le cosidette
“GIORNATE OBBLIGATORIE” dove fin verso la meta’ degli
Anni ’50… Ogni Capofamiglia del Comune di Costacciaro doveva
contribuire alcuni giorni di lavoro gratuito (in genere era una Settimana,
dal Lunedi’ al Sabato compresi).
Queste “GIORNATE OBBLIGATORIE” erano una vera e propria
Tassa “in Natura” che serviva per fare la Manutenzione nelle Strade
Comunali. Ai singoli Proprietari dei terreni, invece… incombeva
l’ obbligo del Taglio delle Siepi (che al tempo si chiamavano “Fratte”),
sia lungo le Strade… che lungo i Corsi d’ Acqua, specie i Fiumi…
Nessun commento:
Posta un commento